Da un efficace prospetto pubblicato da Confartigianato si può chiaramente evincere come, tra il 2009 e il 2011, i tempi di pagamento alle imprese in Italia, divisi tra privati, aziende e Pubblica Amministrazione, si siano dilungati tra le aziende, passando da 88 a 103 giorni medi; ed i tempi di pagamento nella Pubblica Amministrazione in Italia, siano passati dai 128 giorni medi del 2009 ai 180 giorni medi del 2010.
Il dato è emblematico e condensa con pochi numeri una crescente e preoccupante difficoltà che accomuna moltissime aziende. Il termine esatto del problema è “rischio di liquidità”. Cosa rappresenta nel concreto?
È il rischio che l’impresa, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, non riesca a far fronte ai pagamenti previsti, determinando così un impatto sul risultato economico nel caso in cui sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a forte rischio l’attività aziendale.
La creazione di valore da parte di una azienda è determinata proprio dalla capacità di generare flussi di cassa nel lungo periodo, mediante la gestione operativa. I flussi di cassa sono un indicatore della capacità di sviluppo sostenibile da parte di un’azienda e della capacità di remunerare e rimborsare il debito e il capitale; rappresentano, quindi, una misura oggettiva della performance aziendale.
La tesoreria è l’attività che sta alla base della corretta gestione delle entrate e uscite di cassa; ad essa viene richiesto di contribuire a mantenere una efficiente struttura del capitale circolante, in considerazione del contesto sempre più competitivo in cui si trovano ad operare le aziende.
La tesoreria è sempre più coinvolta nelle attività di sviluppo dell’azienda e per mantenere un’adeguata gestione del “day to day” deve necessariamente automatizzare il più possibile i propri processi. In aggiunta, proprio per la delicatezza e sicurezza del compito affidato, deve dotarsi di sistemi e processi sicuri al fine di minimizzare i rischi operativi, massimizzando l’efficienza nella gestione del circolante.
Il ruolo del tesoriere diventa, quindi, cruciale: è una figura poliedrica e riassume molteplici competenze (economiche, finanziarie, contabili, fiscali, informatiche) con una pluralità di compiti:
- assicurare all’azienda risorse finanziarie tali da sostenere l’attività corrente e assicurarne lo sviluppo futuro, supportando il top management nelle operazioni straordinarie
- proteggere l’azienda dai rischi finanziari
- ottimizzare il valore del cash flow, mantenendo una struttura finanziaria ottimale
- fornire previsioni economico-finanziarie attendibili
- minimizzare il rapporto tra oneri e proventi finanziari
- fornire all’alta direzione un reporting finanziario adeguato
- massimizzare il valore della comunicazione finanziaria.
* Docente CUOA, Consigliere Nazionale e Responsabile Triveneto Associazione Italiana Tesorieri d’Impresa