Piero Atella *
Il tema del partenariato pubblico–privato e del Project Financing sarà oggetto di un confronto in occasione del workshop “Il Project Finance per il partenariato pubblico-privato: attori a confronto”, promosso da Fondazione CUOA e Sinloc e in programma il 5 giugno p.v. alle ore 17.00, presso la sede della Fondazione CUOA.
Quali sono gli elementi che rendono di estremo interesse tali argomenti?
L’Italia ha un importante deficit di infrastrutture che riguarda sia le grandi opere, che quelle destinate a supportare lo sviluppo locale. Il recupero di questo ritardo è ostacolato dalle scarse risorse pubbliche oggi disponibili, ma anche dai limiti nella capacità progettuale del pubblico e del privato.
Il Partenariato Pubblico Privato (PPP), ed, in particolare, il Project Financing può rappresentare un valido strumento per recuperare questo ritardo, ma affinché trovi più diffusa e consapevole applicazione è necessario si diffonda in Italia una cultura, anche tecnica, del PPP presso la Pubblica Amministrazione e non solo.
Sviluppare e gestire opere di pubblica utilità in PPP non deve solo rappresentare uno strumento per superare con risorse private i vincoli della finanza pubblica, ma anche, e soprattutto, una modalità corretta e sostenibile di allocare con efficienza rischi e responsabilità tra pubblico e privato, migliorando così la qualità delle opere realizzate e l’efficacia della gestione.
Allo stesso tempo, tuttavia, tali tecniche finanziarie presentano anche complessità e criticità che richiedono un’attenta valutazione da parte del soggetto pubblico, così come dei promotori privati.
Sintetizzando potremmo dire che il PPP ed il Project Financing danno la possibilità di “costruire” fin da subito, senza penalizzare troppo il pubblico o avvantaggiare troppo il privato, interventi che presentino un’adeguata allocazione dei rischi e siano in grado di garantire la sostenibilità economica e finanziaria dello stesso.
* Professionista esperto in iniziative di Partenariato Pubblico – Privato