Diego Campagnolo *
Tra il 2010 e il 2012 il fatturato estero delle imprese manifatturiere del Nordest è aumentato ad un tasso medio di crescita del 5%. Lo rivela la ricerca Becoming International, condotta da CUOA in collaborazione con Studio Legale Tonucci & Partners e Bonucchi e Associati S.r.l..
La ricerca, relativa al periodo 2010-2012, ha coinvolto un gruppo di aziende estratte da un campione di 4.000 imprese manifatturiere del Triveneto, che al 31 dicembre 2011 avevano un fatturato pari ad almeno 5 milioni di euro. Lo studio ha indagato in profondità le scelte di internazionalizzazione delle imprese, le strategie, le strutture organizzative adottate, le ragioni e gli aspetti critici, le aree geografiche di espansione.
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Il dato sul fatturato estero segnala che nel 2012 le imprese del campione hanno esportato in media oltre il 55% del fatturato, mentre questo valore non raggiungeva il 50% nel 2010, registrando un tasso medio di crescita del 5%. Va osservato, tuttavia, che questo incremento sconta il fatto che un terzo delle imprese del campione ha ridotto o mantenuto stabile la quota di export. Il 68,5% delle imprese esporta i propri prodotti, mentre il 28% dichiara di avere anche accordi di collaborazione e il 23% di aver fatto ricorso a investimenti diretti tramite greenfield o acquisizioni. L’export si conferma, quindi, la strategia di internazionalizzazione maggiormente adottata dalle imprese intervistate rispetto ad accordi con imprese estere o investimenti diretti esteri. Quando ciò si verifica, le aziende ricorrono a strategie local-for-local per la ricerca contemporanea di asset e mercati di sbocco.
Tra le difficoltà più rilevanti individuate dalle imprese, emergono la distanza geografica, la comprensione della normativa e le differenze linguistiche, in particolare per quasi l’80% che si espandono in Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico. Solo il 27% dichiara di ricorrere a parti terze per lo sviluppo internazionale, di cui il 47% si affida a studi legali e il 56% ad altri consulenti (commercialisti, fiscalisti ecc.).
Rispetto ad altre ricerche sul tema, l’indagine del CUOA ha intrapreso una metodologia innovativa. Becoming International ha, infatti, spostato il focus della ricerca dall’output del processo di internazionalizzazione (i mercati di destinazione, le modalità di entrata, i dati macro-economici sulle esportazioni) al processo stesso. Il lavoro ha consentito di analizzare il modello di business delle imprese in una logica dinamica e di estrarre alcune best practices.
Intraprendere un percorso di internazionalizzazione è in primo luogo una scelta strategica che va adeguatamente ponderata sotto il profilo delle ragioni, dei tempi, della scelta dei mercati e delle modalità d’ingresso. Avere chiaro quali sono gli elementi di diversità tra un Paese e l’altro e come verosimilmente impatteranno sul business è il primo elemento che richiede un’attenta analisi. Inoltre, quando si affronta un mercato estero, adattare il modello di business può essere molto più importante che adattare semplicemente il prodotto. Questo è vero soprattutto per i mercati emergenti, Cina in primis, dove le peculiarità del contesto istituzionale e culturale non vanno sottovalutate.
La ricerca ha, inoltre, analizzato alcuni casi di internazionalizzazione di successo, ovvero quelli di Agrex S.p.A., presieduta da Luisa Barbieri, Amministratore Delegato, di Sirmax S.p.A., in cui Roberto Pavin è Consigliere Delegato, PEDON S.p.A. in cui da poco il ruolo di Direttore Generale è stato assunto da Loris Pedon, imprenditore di terza generazione, Studio Legale Tonucci & Partners, società di consulenza legale che opera anche attraverso le sedi di Bucarest e Tirana, e Bonucchi e Associati S.r.l., società di consulenza nelle aree marketing, marketing internazionale, creazione/gestione d’impresa, marketing per la cultura e il territorio che ha aperto una società in Malesia.
* Direttore scientifico International Training Map della Fondazione CUOA e Ricercatore di Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi di Padova