a cura di Anna Caggiano *
Le origini
La metodologia del Coaching trova radici nel pensiero di Socrate. Attraverso la Maieutica, “l’arte di far partorire le menti”, il filosofo intendeva “tirar fuori” dai suoi allievi i loro pensieri più profondi e la loro saggezza, ciò che oggi chiamiamo risorse personali.
Socrate si contrapponeva così ai sofisti, che sostenevano una metodologia impositiva, applicando l’arte della parola.
Da allora, filosofi e studiosi hanno posto l’accento su come ogni essere umano abbia la possibilità di liberarsi da pregiudizi, false credenze, contraddizioni inconsce e convinzioni limitanti, riconoscendo invece in sé la ricchezza dell’esperienza e del proprio talento.
Il significato
Il termine “Coach” risale al XV secolo. In origine, indica la carrozza e la sua funzione di trasporto. Nel XIX secolo è usato per indicare i tutor universitari inglesi, che hanno il compito di “traghettare” gli allievi alla conclusione degli studi con successo.
Dagli anni ‘80 del secolo scorso, nel mondo dello sport, il Coach è colui che motiva, allena e sollecita l’atleta al raggiungimento di obiettivi prestigiosi. Nell’accezione attuale, il Coach è il professionista che accompagna una persona verso uno o più obiettivi indicati dalla persona stessa.
La storia
Negli anni ‘70 Timothy Gallway scrive “The Inner Game of Tennis”, uno dei testi chiave del Coaching moderno.
Affermando che “L’avversario che si nasconde nella nostra mente è più forte di quello dall’altra parte della rete”, Galloway crea le premesse di un rinnovamento radicale nel mondo dello sport.
In seguito, grazie a John Whitmore, il Coaching si diffonde nel mondo delle organizzazioni. Il metodo si arricchisce di contributi di studiosi e uomini d’azione, che lo perfezionano negli aspetti di definizione dell’obiettivo, impostazione del percorso e ricerca delle risorse, proprie ed esterne, che permettano di raggiungerlo.
Si approda quindi ad un altro modo di svolgere il ruolo di guida, che supera il concetto di “comando” e tende a rimuovere difficoltà e ostacoli attraverso il riconoscimento e la messa in opera di risorse personali e volontà di apprendimento.
Il Coaching oggi
Il Coaching è sempre più diffuso nel mondo. Una recente ricerca di ICF evidenzia che:
- il 55% dei Gruppi internazionali ha utilizzato almeno un programma di Coaching
- l’82% di queste dichiara di aver ottenuto il risultato atteso
- il 92% delle imprese che ha utilizzato il Coaching dichiara che continuerà a utilizzarlo in misura uguale (29%) o maggiore (63%)
- il Coaching esterno è molto più efficace di quello interno
- la popolarità del Coaching è in crescita in tutto il mondo e in nessun Paese il Coaching è in declino!
Il Team Coaching
Dal Coaching individuale al Team Coaching il passo è breve.
Oggi, più che mai, la complessità delle strategie e dei progetti obbliga le aziende a formare dei “team”: squadre interfunzionali svincolate dalle regole dell’organigramma classico. Nel team si riuniscono risorse con competenze specialistiche assortite, per creare sinergie utili al raggiungimento dei risultati desiderati.
Oltre che per scelta deliberata, spesso in azienda i team si formano inconsapevolmente. In ogni caso, le potenzialità dei team devono essere portate a coscienza, allenate e integrate come patrimonio, per essere spendibili anche in seguito in nuovi progetti.
Il compito del Coach, sia esso un professionista certificato o un manager preparato, è accompagnare il team nell’analisi e condivisione dei suoi obiettivi, nello sviluppo consapevole di processi decisionali adeguati, nel riconoscimento delle capacità e dei talenti individuali, stimolando con domande e sintesi la ricerca delle soluzioni più opportune.
Ogni team ha una propria identità unitaria. Esso vive pertanto diverse fasi: crescita, stasi, regressione e nuovo progresso, maturando nel tempo proprio come una persona. Al Coach il compito di facilitare questa evoluzione, rendendola naturale, efficace ed efficiente, come richiede la mutevolezza degli scenari competitivi di questa epoca.
* PCC ICF Professional Certified Coach, Consulente Formatore
CUOA per il Coaching:
Professional Team Coaching
02 Ottobre 2014 – 04 Ottobre 2014
Potential Development Program
Saper conoscere, gestire e sviluppare il patrimonio di competenze personali.
Molto interessante e professionalmente ben costruito, complimenti Anna
Giampaolo
In una congiuntura economica così difficile e complessa il disorientamento del manager è cosa più che naturale. Ciò può generare sia criticità che opportunità per l’azienda. Mettere ordine con se stessi, attraverso l’aiuto di un professionista diventa perciò prioritario.Io ho fatto questo, e da qui sono ripartito con serenità, sicurezza e nuova grinta. Per questo devo infinita gratitudine ad Anna Caggiano.
Ho girato il mondo cercando “allenatori” ed ora mi accorgo di avere ottimi professionisti vicino a casa.
Grazie Anna per l’articolo,
Mariagrazia