A cura di Roberto Filippini*
Spesso, quando si parla di innovazione, si pensa a nuove tecnologie o a prodotti completamente nuovi. Analizzando le aziende di successo e innovative scopriamo che le forme dell’innovazione sono molteplici e non necessariamente riguardano nuove tecnologie.
Facciamo due esempi. Porsche e il recente stabilimento di Lipsia, in cui si producono Cayenne, Macan e Panamera. A confronto con un tradizionale sitema di assemblaggio già ad un primo sguardo l’innovazione è palese. Non ci sono materiali lungo le linee di montaggio! I pezzi che servono in ciascuna stazione di lavoro (es. ruote, fanali ecc.) arrivano alla stazione solo un minuto prima del loro utilizzo. Un flusso di carrellini elettrici si muove da un magazzino temporaneo, situato a monte e alimentato dai fornitori in modo continuo, alle linee di assemblaggio per rifornire i vari punti di lavoro. Niente, quindi, del tradizionale accumulo di pezzi a bordo linea che mangia spazio e favorisce errori nel prelievo. Ben 700 addetti, sui tre turni di lavoro, guidano i carrellini assicurando precisione nei rifornimenti, sincronismo, efficienza, risparmio di spazio, assenza di errori e in definitiva riduzione dei costi. Nessuna particolare nuova tecnologia è presente, si tratta di un’innovazione di carattere “organizzativo”.
Askoll è una media azienda del Vicentino. Da anni l’azienda è attiva sui mercati internazionali per la fornitura di varie apparecchiature, fra cui pompe e motori elettici (di cui detiene vari brevetti) per i produttori di elettrodomestici o di acquari. L’azienda non opera nel mercato del consumo finale, ma è sub-fornitore di altre imprese. L’innovazione, molto recente, si è basata su due considerazioni: favorire una mobilità intelligente e sostenibile nelle città, e sfruttare alcune competenze distintive, quali ad esempio i piccoli ed efficienti motori elettrici già realizzati per gli elettrodomestici. Ecco quindi l’idea di realizzare bici e piccoli scooter elettrici, con vari plus rispetto ad analoghi prodotti già presenti sul mercato, quali la maggiore efficienza e quindi il maggiore percorso utilizzabile e il design innovativo dei prodotti. L’azienda per raggiungere (per la prima volta) il mercato finale dei consumatori ha aperto numerosi negozi monomarca di bici e di scooter elettrici. È facile immaginare le difficoltà e i molti problemi da affrontare per portare a compimento questa innovazione commerciale e di “marketing”.
Abbiamo citato due esempi, fra i molti possibili, di aziende che hanno realizzato innovazioni organizzative e di mercato. Per definire le nuove idee e gestire i vari passaggi fino alla loro completa attuazione sono indispensabili figure manageriali formate sulla gestione dell’innovazione. È questo il tema del corso di formazione per giovani che offre il CUOA: il Master in Management dell’Innovazione, in partenza il prossimo novembre.
*Direttore Scientifico Master in Management dell’Innovazione CUOA