di Francesca Chiara*
Gli studi di psicologia sociale evidenziano come in un qualsiasi gruppo si realizza molto rapidamente un processo di definizione e strutturazione dei ruoli tra i diversi membri, tale per cui, colui che manifesta dei comportamenti utili alla maturazione del gruppo, in virtù della loro funzionalità, arriva ad assumere uno status più elevato, che possiamo definire leadership.
Il ruolo di riferimento che assume la figura del leader oggi in azienda non risponde però soltanto a dinamiche di natura sociale, né ad esigenze puramente organizzative. Una delle sfide più difficoltose, e allo stesso tempo critiche, è in realtà quella di gestire la complessità e l’incertezza, non solo in termini di ricadute strategiche e strutturali, quanto piuttosto nell’impatto a livello individuale, rispetto alla motivazione delle persone e alla loro capacità di mantenimento del controllo sul proprio presente e sulla possibilità di sviluppare programmi per il futuro.
In questa prospettiva, il sociologo e filosofo polacco Bauman, nei suoi più recenti studi sulla nostra società e cultura, introduce il concetto di modernità liquida, descrivendo una realtà in cui viene meno la possibilità di costruire certezze solide e durevoli nel tempo, non solo in senso fisico, ma anche concettuale e, ancor di più, valoriale. A livello individuale, l’incertezza del futuro, la fragilità delle posizioni sociali, l’ansia esistenziale e la mancanza di punti saldi di riferimento sono componenti centrali di questa modernità e producono come rischio concreto quello di far perdere l’orientamento alle persone e minacciare la fiducia in sé stesse.
In questo contesto il ruolo del leader diventa quello di costruttore di senso e di connessioni tra momenti organizzativi e persone, tra scelte aziendali e azioni individuali, per aprire un orizzonte finalistico nella quotidianità lavorativa delle persone e aiutarle a comprendere le caratteristiche del presente, affinché possano riuscire ad avere maggiore controllo su di esso e ad attivare le proprie potenzialità trasformative attraverso la capacità di prefigurazione del futuro.
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* Consulente e formatore aziendale, trainer Outdoor, coach