di Francesco Gatto*
Gli anni recenti hanno visto un peso crescente dell’area amministrazione, controllo e finanza all’interno delle aziende e una progressiva affermazione del ruolo del CFO nel contesto del team manageriale aziendale. Ma quali sono le priorità attuali e gli obiettivi futuri dell’area AFC e soprattutto come cambia la declinazione del ruolo del CFO? A queste domande ha risposto l’indagine promossa dal CLUB Finance di CUOA Business School e da Adacta Advisory, che hanno realizzato, nell’autunno 2015, una ricerca su un campione di oltre 200 manager dell’area finance, di cui 130 rispondenti completi, con un bacino territoriale di riferimento prevalentemente Nordest (75% dei rispondenti).
La ricerca, come si evince dall’interpretazione dei risultati emersi, rappresenta una fotografia estremamente interessante dello stato attuale e prospettico dell’area amministrazione, finanza e controllo e del suo attore di riferimento, il CFO. È una fotografia significativa, in quanto esprime chiaramente non solo il vissuto quotidiano e le attuali priorità dell’area, con un peso ancora preponderante delle attività di tipo amministrativo e legate al controllo di gestione, ma anche le attese future con un salto di qualità nell’interpretazione del ruolo del CFO in un’ottica di business. Il salto di qualità auspicato segna, tuttavia, un forte distacco dalle priorità attuali, a testimonianza sia di una consapevolezza di cambiamento che sempre più sta maturando nelle figure dei CFO (o comunque dei manager dell’area), sia di un percorso impegnativo e non semplice che potrà portare il CFO ad esercitare efficacemente, in prospettiva, il ruolo di “creatore di valore” per partecipare direttamente all’identificazione delle scelte strategiche, indicando opportunità, fornendo informazioni critiche e analisi.
La situazione oggi
I risultati dell’indagine evidenziano come negli ultimi anni il ruolo del CFO e dell’Area AFC si siano focalizzati prevalentemente sul presidio delle attività legate all’adempimento di aspetti amministrativi e all’esecuzione e al controllo dei processi finanziari e di tesoreria.
Pur confermando l’importanza delle attività di amministrazione e finanza ordinaria, l’analisi evidenzia un’evoluzione dell’attività del CFO che, nei prossimi anni, sarà chiamato ad assumere un ruolo di più ampio respiro nella guida dell’azienda.
Prospettive per il futuro
Tale tendenza si manifesta attraverso un graduale ampliamento delle attività dell’area AFC con particolare riferimento alla Pianificazione e Controllo e all’IT (nelle quali sono previsti investimenti nei prossimi tre anni), associato a un rafforzamento delle competenze a supporto (soft skills, competenze tecniche, problem solving, ecc).
A tendere, inoltre, le pressioni competitive e la spinta alla crescita, imporranno al CFO un ruolo attivo di supporto alla pianificazione e all’esecuzione strategica. Tale ruolo richiederà lo sviluppo e il rafforzamento di competenze specifiche e mirate.
Quattro su cinque dei processi in cui è previsto un miglioramento più elevato appartengono alla pianificazione e controllo. Emerge, tra gli altri, un forte miglioramento atteso nei processi di Corporate Performance Management.
In sintesi, i risultati dell’analisi evidenziano opportunità e sfide per il ruolo del CFO / Area AFC: volano del motore d’impresa, cioè elemento di equilibrio e spinta attraverso il presidio della Amministrazione e della Finanza, ma anche di supporto alla guida, con un ruolo più ampio e trasversale che privilegia la componente di Controllo e di Pianificazione Strategica.
Gap di conoscenze e obiettivi formativi
Il CFO ha chiaro che le sue competenze dovranno evolvere con un contenuto che si allontana della aree strettamente amministrative, aumentando il peso del controlling, della strategia e delle soft skills. Il peso della componente strategica è più sentito nelle aziende medio/grandi; nelle aziende più piccole il CFO investirà in più aree. Anche le soft skills sono maggiormente considerate nelle imprese medio/grandi.
Criticità emergenti
Dai risultati emerge un segnale di bassa priorità dell’area corporate finance (sia attuale che prospettiva). Su questa indicazione va posta attenzione, perché le aree di M&A e di finanza straordinaria, se non adeguatamente presidiate, potrebbero mettere a rischio il ruolo del CFO come supporto alla guida dell’azienda.
Il salto di qualità auspicato segna, tuttavia, un forte distacco dalle priorità attuali, a testimonianza sia di una consapevolezza di cambiamento che sempre più sta maturando nelle figure dei CFO, sia di un percorso impegnativo che potrà portare il CFO a esercitare efficacemente in prospettiva quel ruolo di creatore di valore per partecipare direttamente all’identificazione delle scelte strategiche aziendali.
*Responsabile CUOA Finance, Direttore scientifico Executive Master in Finance