Giovani e Master post laurea

Millennials, Generazione Z e Generazione Alpha

Il mondo cambia velocemente… ve lo dice una della “X Generation”!
di Ivana Simeone*

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Cresciuti con l’IPhone, al posto delle parole usano gli emoji e i Vine di sei secondi. Non bevono, non fumano e fanno sesso protetto: uno su due andrà all’università….. chi sono?
La “Generation Z”!!! I veri nativi digitali, venuti al mondo tra il 1996 e il 2010.
Stiamo ancora cercando di capire i Millenials e in realtà dobbiamo preoccuparci dei cugini (Z) che, neanche a dirlo, sono DIVERSISSIMI!
Gli Zeta sono ambiziosi, concreti. Hanno l’imprenditoria nel dna, non vogliono cambiare il sistema, ma lavorarci dentro. Soprattutto pianificano…. la loro parola d’ordine è “FARE”.
Per loro Facebook è da vecchi (nel 2014 il 25% dei 13-17enni l’ha lasciato), Instagram rischioso. Meglio app veloci che garantiscono la privacy. Secret, Whisper, per gossippare nell’anonimato; Snapchat, che elimina i messaggi dopo alcuni secondi.
Ogni generazione ha comunque la sua “etichettatura”, la sua standardizzazione, la sua cornice… o forse potremmo dire la sua gabbia?!

Ma voi vi ritrovate davvero in queste definizioni?

1918-1930: Beat Generation
Nell’immediato dopoguerra sono i primi a spingere verso una cultura più aperta, più libera, e a scuotere i vecchi schemi sociali, a partire dalla California di Jack Kerouac.
Miti: Marlon Brando, James Dean, Elvis Presley, la Harley-Davidson.

1925-1945: Generazione Silenziosa
Da una famosa copertina di “Time Magazine” del 1951. Segnata dalla crisi economica prima e dalla guerra poi, secondo il sociologo William Manchester è una generazione introversa, cauta, senza immaginazione, indifferente, poco coraggiosa e silenziosa.
Miti: Frank Sinatra, il benessere, la famiglia.

1945-1965: Baby Boomers
Figli della ripresa economica, protagonisti del gap generazionale, da metà anni Cinquanta sono gli attori di una nuova cultura, di nuovi comportamenti di consumo (musica, tv, cinema, libri, abbigliamento) e dell’impegno politico. Oltre che il gruppo più consistente sotto il profilo demografico.
Miti: Bob Dylan, i Beatles, i Led Zeppellin, Mary Quant.

1954-1965: Generazione Jones
O delle aspettative tradite. Sottogruppo dei Baby Boomers, i “fratelli minori” che hanno scontato il successo sociale e commerciale dei fratelli maggiori e hanno vissuto le crisi petrolifere degli anni Settanta. Tendenzialmente meno coraggiosi e più romantici, sono figli del benessere ereditato e non acquisito.
Miti: Elton John, Cat Stevens, la Principessa Diana.

1965-1980: Baby Busters
Segnano il crollo demografico, non si sposano più entro i trent’anni. Trasformano il radicalismo in culto del successo personale. Sono contemporanei della Generazione X. Amano il denaro ma non il sacrificio, sono immaginativi ma tendenzialmente depressi.
Miti: il grunge, i Nirvana, i film del festival di Lollapalooza.

1963-1978: Generazione X
O figli della Guerra fredda. La denominazione è stata inventata dallo scrittore Douglas Coupland. Non hanno traguardi di lungo periodo, sono affascinati dalla tecnologia e integrati nel sistema con cui interagiscono soprattutto a livello di difesa personale e con obiettivi di arricchimento rapido. Miti: il sushi, i Manga.

1961-1981:Tredicesima Generazione
Sono stati ventenni nei Novanta, con le loro infanzie orribili e un’altissima instabilità affettiva influenzata da sei fattori: accesso agli anticoncezionali, legalizzazione dell’aborto, facilità di divorzio (dei genitori), madri al lavoro fuori di casa, crollo demografico (niente fratelli o sorelle), demonizzazione dell’infanzia. In più, l’Aids come freno nelle relazioni interpersonali. Miti: “L’esorcista”, Stephen King.

1974-1985: Mtv Generation
Sottogruppo nato e cresciuto con i videoclip e i videogiochi. Interagiscono con una comunicazione sintetica. Miti: il rap, lo sportswear, Madonna.

1977-1986: Boomerang Generation
I figli dei Baby Boomers che ritornano. Nel senso che tornano a vivere a casa con mamma e papà. Sono i ventenni del Duemila, vittime della bolla speculativa e dei lavori precari. Sognano l’indipendenza ma si accontentano della sopravvivenza. Miti: il mutuo, i Suv, le vacanze in mete esotiche.

1970-1990: Generation Y
Proseguimento della Generazione X, paralleli alla Boomerang Generation di cui rappresentano la parte più cinica e disincantata. Negli Usa portano meno delinquenza giovanile, complice anche il calo demografico. Miti:Paris Hilton, Robbie Williams.

1980-2000: Generazione Internet
La prosecuzione della Mtv Generation, segnata dall’uso e abuso delle tecnologie. Miti: iPod, You Tube, i cellulari con macchina fotografica, i Simpson.

1990-1998: Nuova Generazione Silenziosa
Detta anche Generazione Z….

I ragazzi con cui ogni giorno mi confronto sono simili ma allo stesso tempo molto diversi tra di loro, pur appartenendo alla stessa fascia di età. Hanno storie di vita molto diverse e anche interessi e obiettivi personali e professionali diversi.
Hanno però una cosa che li accomuna: la VELOCITÀ … di comunicare, di capire, di entusiasmarsi, di cambiare idea, di sognare, di arrabbiarsi e di riappacificarsi… una velocità che non è necessariamente sinonimo di superficialità, ma che va comunque gestita, capita e “allenata” per essere sempre produttiva e costruttiva.
Questo è il grande compito di chi fa formazione, ma anche di un genitore che, come me, si confronta con la crescita della nuova generazione silenziosa…. che onestamente… poi tanto silenziosa non è!!

*Responsabile Master Full Time CUOA