Lo scorso 27 maggio al CUOA si è tenuto l’evento Breaking Brand, Great things never came from comfort zones.
Terzo appuntamento di un ciclo di eventi nati dalla collaborazione tra CUOA Business School e due associazioni studentesche Marketers Club e Jest – Junior Enterprise, rispettivamente del dipartimento di Economia di Ca’Foscari di Venezia e di Ingegneria Gestionale dell’Università di Padova con un unico filo conduttore: la rottura del paradigma.
L’evento ha visto le testimonianze dei manager di 6 aziende virtuose affermate a livello mondiale: Calzedonia, Gardaland, L’Óreal, Oybo, Philadelphia e Sonus Faber che hanno condiviso la storia delle loro innovazioni, mostrando come queste abbiano inciso nella vita di tutti noi.
La giornata è stata moderata da Alessandro Garofalo, Docente CUOA esperto di innovazione e creatività, che ha parlato di multisensorialità e sinestesia associate all’innovazione con il contributo del pianista Stefano Raffaelli.
Conosciamo i brand che hanno avuto il coraggio di stravolgere le regole seguendo l’innovazione!
Fiore Cappelletto, Director of Brands di McIntosh Group (di cui fanno parte i marchi PRYMA e Sonus Faber, produttore italiano di altoparlanti, cuffie e dispositivi audio di lusso fatti a mano), ha parlato di “Innovazione e stile nel mondo dell’audio di lusso”. Ha illustrato la strategia di Sonus Faber: cercare un prodotto nuovo e puntare sulla nicchia high-end e su quello che nessuno ha fatto prima con un focus particolare su PRYMA, la cuffia che unisce estetica e unicità che ha conquistato il mercato.
A seguire Danilo Santi, General Manager Theme Parks di Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Italia, ci ha portato a riflettere sul tema del cambiamento con una coinvolgente testimonianza dal titolo: “Condannati” ad innovare ma… divertendosi!!”. I segreti del successo di gardaland: un management stabile, una continuità nello spirito dell’inizio con l’obiettivo di regalare divertimento, un team coeso e con grande attaccamento all’azienda. Come definire Gardaland? Un abile trasformista: mille vestiti, sempre diversi, sempre al passo con i tempi e i gusti delle persone.
Poi Lionello Borean, titolare della startup Oybo, il primo marchio padovano di calze “spaiate” e di prodotti progettati e realizzati in Italia, che ha raccontato la sua storia imprenditoriale: un caso di eccellenza nei social media. Per Oybo il coraggio di fare innovazione è un vero must: proporre calzini spaiati per tutti i gusti! E la scelta di accompagnare ogni serie di prodotto con frasi non convenzionali, per un prodotto non convenzionale. Passione, tempo e un impegno costante e determinato per raggiungere gli obiettivi di business.
E ancora Erika Segalin, Alumna CUOA e Group Marketing Manager di L’Óreal, multinazionale che da più di un secolo dedica la sua energia e le sue competenze al settore della bellezza, che ci ha raccontato come si crea una strategia di comunicazione. L’innovazione è il passato e il futuro dell’azienda. Dal punto di vista della comunicazione, oggi il digital è imprescindibile. Con 7 miliardi di consumatori al mondo non serve solo una grande idea, da costruire nel tempo, ma servono tante piccole idee per raggiungere il “giusto consumatore nel giusto momento”.
Il pomeriggio è ripartito con Alessandro Garofalo che ha parlato di di musica come metafora dell’innovazione accompagnato dal maestro Stefano Raffaelli.
Il principio da cui è partito è: se ti concentri sui paradossi aumenti le idee originali. In questo senso multisensorialità e sinestesia sono “esercizi” utili a stimolare la creatività. E la musica può aiutare ad accrescere questa capacità… che gusto ha un suono?
A seguire Federico Piovan, Senior Brand Manager Philadelphia del Gruppo Mondelez International, importante player a livello mondiale nel settore alimentare. La sua testimonianza ci ha condotti a scoprire come si crea una campagna di comunicazione di successo. Fondamentale è capire il mercato, conoscere i competitors e ascoltare: interrogare il consumatore, capire il “perché” le persone scelgono una marca. Il messaggio che dà ai giovani? La comunicazione è avere un preciso obiettivo, essere folli, conoscere la tecnica, fare le cose con il cuore e cita come esempio Philippe Petit, il funambolo che traversò le torri gemelle di New York.
Infine Sofia Pomoni, Digital Specialist del Gruppo Calzedonia, che rappresenta una delle realtà più dinamiche nel panorama del fashion mondiale con differenti brand quali Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, Falconeri, Signorvino e Atelier Emè) che ci ha parlato di come affrontare le sfide e raccogliere gli stimoli per innovare le strategie digital nel mondo della moda.
Ci ha spiegato che Calzedonia è una realtà che crede e ha sempre creduto nel brand e nelle proprie testimonials. Ma anche un gruppo che crede nell’artigianalità e nel valore del territorio.
ha illustrato la recente campagna promozionale nata da un social casting che ha scelto donne reali come testimonial.
Alessandro Garofalo chiude Breaking Brand con alcuni concetti chiave che sintetizzano la chiave dell’innovazione delle aziende ospiti:
Sonus Faber = unicità e dettaglio
Gardaland = forte energia nella gestione della complessità
Oybo = Davide contro Golia che ci ha insegnato a lavorare con budget zero con energia e passione
L’Óreal e Philadelphia = la forza dei numeri, la forza del metodo
Calzedonia = ho visto scientificamente la bellezza.
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