Introduzione all’intervento di Lenovys al Lean day 2016
di Luciano Attolico*
Energia in azienda? Incrementiamola! Una risposta di questo tipo suona strana alla gran parte dei nostri imprenditori e manager. Quando parliamo di energia, infatti, il loro pensiero va subito a ciò che alimenta macchine e impianti e agli sforzi di tempo e risorse per ottimizzare i consumi energetici e per migliorare l’efficienza globale dei sistemi produttivi. Il tutto ovviamente per aumentare competitività e profitti aziendali. Tutto bene, ci mancherebbe. Ma perché non riusciamo ad abbinare il concetto di energia ad un’altra risorsa fondamentale delle aziende, le persone?
Quando si parla di persone il concetto di energia e di efficienza scompare dalla prassi comune di manager ed imprenditori e di conseguenza dal pensiero diffuso delle persone in azienda. Se vi chiedessi quanti progetti nella vostra azienda avete sinora lanciato per ridurre il numero di ore lavorate, a parità di risultati ottenuti, non so quante risposte otterrei. Lavorare 10 ore ad efficienza 40% oppure lavorare 4 ore ad efficienza 90% non rientra nelle preoccupazioni comuni delle migliaia di persone che ho incontrato negli ultimi 20 anni di attività in azienda. La convinzione dominante che prevale è quella di avere un numero di ore standard, 8-10-12 a seconda delle abitudini che si sono stratificate, e di doverle riempire con le attività che il tuo lavoro esige da te. Salvo poi sforzarsi disperatamente di riuscire a far entrare in quelle ore tutto il possibile, lamentandosi infine del tempo che non basta mai per fare tutto quello che avremmo dovuto, voluto o desiderato fare. Se vogliamo far entrare i principi di reale efficienza nella gestione delle persone in azienda non possiamo fare a meno di considerare ciascun individuo come un complesso sistema energetico in funzione. E come qualsiasi sistema energetico vanno comprese a fondo le sue regole ed i suoi principi di funzionamento prima di poterne ottimizzare realmente il rendimento.
Cosa significa energia per una persona? Prova a pensarci. Hai la sensazione di avere più energia quando ti senti pronto e riposato per affrontare la giornata che sta per cominciare. Oppure quando riesci a concludere in meno tempo del solito un compito importante grazie ad un grado di concentrazione elevata e provando grande soddisfazione. Hai la sensazione di avere tanta energia quando non vedi l’ora di immergerti in un’attività che ti fa quasi dimenticare del tempo che passa. Senti di avere tanta energia quando intorno a te respiri un clima sereno e collaborativo. Oppure quando ti senti semplicemente apprezzato e tenuto in grande considerazione dai tuoi colleghi.
Bello, vero, provare energia positiva? L’energia è collegata ai risultati che tu ottieni e di conseguenza ai risultati che l’azienda ottiene? Certo! C’è solo un piccolo dettaglio. Gli esseri umani non possono ricavare energia da fonti esterne, non possono acquistarla, non possono scambiarla con quella altrui. Possono solo generarla da soli o reagire positivamente o negativamente agli input che quotidianamente ricevono dall’ambiente in cui sono immersi. L’azienda, che ci piaccia o meno, rappresenta l’ambiente in cui si trascorre la maggior parte del nostro tempo attivo e purtroppo molto spesso non risulta essere un ambiente in grado di favorire un aumento di energia nelle persone, anzi… L’attenzione di manager ed imprenditori è spesso orientata ai risultati che vogliono ottenere, ma molto meno alle cause radice e alle correlazioni con tutto ciò che porta ai risultati sostenibili e duraturi nel tempo. Un caso su tutti, quello dell’azienda Probios, descritto nel libro Toyota Way per la Lean Leadership, dove un intervento focalizzato all’incremento di energia in azienda, ha portato ad un cambio generale di abitudini organizzative ed individuali, contribuendo significativamente alla crescita complessiva dell’azienda: + 60% negli ultimi 2 anni. “Ho ripreso a giocare a golf e a fare le vacanze con la famiglia, – afferma Fernando Favilli, Presidente del gruppo Probios – a dedicare tempo a pensare alle cosiddette “Gold Activity” per il consolidamento e la crescita della mia azienda. Paradossalmente ho più responsabilità, ma più tempo libero.”
L’energia delle persone è profondamente correlata ai risultati individuali ed aziendali e quando questa manca gli effetti si notano. Non è un caso che circa il 70% dei progetti di cambiamento in azienda falliscono. Una delle cause più ricorrenti di fallimento risulta essere proprio la mancanza di energia a sostegno del cambiamento.
Il Lean Leader, tra i suoi compiti, non deve mai dimenticarsi di quello che forse è il più importante di tutti: favorire l’incremento di energia delle persone coinvolte nei progetti aziendali. Questo compito porterà ad un duplice beneficio, favorire più risultati nel tempo, ma soprattutto far crescere il benessere delle persone in azienda.
*CEO Lenovys
Informazioni e programma Lean Day 2016 su http://leandaycuoa.instapage.com/