di Elisabetta Ocello*
Lean è attitudine al cambiamento, supportata dal metodo scientifico.
L’intuizione imprenditoriale è necessaria per creare, costruire e far crescere un’azienda. Ma non è sufficiente. Deve essere accompagnata da un metodo di analisi e da un piano di azione strutturato che si basa sull’assunto della sperimentazione costruttiva. Se non sperimenti, non verifichi e non apprendi. Ma la sperimentazione deve seguire un approccio logico, volto alla verifica e al miglioramento continuo.
Il Lean Management è un approccio che ti aiuta in questo, spingendoti ad uscire dalla tua zona di comfort.
Noi, allievi della decima edizione del Master in Lean Management, lo stiamo vivendo in prima persona, auto-attivandoci. Il nostro percorso Lean è learning by doing, è pratica e sperimentazione sul campo con realtà aziendali che desiderano raggiungere un obiettivo reale e concreto. Questo è quello che sta accadendo per esempio con la realizzazione del project work in team di lavoro, attraverso cui siamo chiamati ad osservare i processi di una azienda ed applicare la tecnica del Value Stream Mapping. Ad ogni gruppo di lavoro è stata assegnata una realtà imprenditoriale.
Il project work consiste nella realizzazione di un percorso logico di attività: analisi del contesto in cui opera l’azienda (caratteristiche dell’impresa e del prodotto/servizio offerto, mercato, competitors, fornitori, logiche di gestione, performance); identificazione dei miglioramenti attesi in ottica Lean del Top Management; analisi delle caratteristiche del business aziendale in termini di prestazioni offerte e in termini di posizionamento rispetto alla concorrenza; decisione su quale Value Stream (processo aziendale) osservare, giustificando la scelta. A seguito di questa dettagliata analisi, si procede con la mappatura dello stato attuale (AS-IS) del processo selezionato, osservando l’operatività nel luogo di lavoro (Gemba), al fine di evidenziare gli sprechi (muda).
L’obiettivo finale è quello di configurare uno stato futuro (TO-BE) del processo considerato, che permetta di raggiungere l’obiettivo posto dal Top Management e proporre un piano di azione per concretizzarlo.
La mia squadra sta realizzando il project work in Faggian Clinic, clinica odontoiatrica poli professionale di Zero Branco (TV) che offre un servizio al paziente di alta qualità. La peculiarità del nostro lavoro è che siamo l’unico team della decima edizione che sta sperimentando la Lean nel settore health-care.
All’inizio è stata dura: abbiamo raccolto molteplici informazioni per comprendere l’organizzazione e la gestione del servizio al paziente che era già ben organizzato, efficace, efficiente e di alta qualità. Dovevamo alzare l’asticella, ma partendo da una base più che ottima. L’osservazione nel Gemba e la rielaborazione dei dati richiede tempo e impegno, ma trovare il bandolo della matassa è la soddisfazione più grande.
Essendo Faggian Clinic una azienda che offre un servizio legato alla salute delle persone, in principio è stato difficile riuscire a costruire una vera e propria Value Stream AS-IS, ma perseverando e partendo da una analisi del processo (applicando un’altra tecnica Lean come la Swim Lane) siamo riusciti a comprendere tutto il processo di gestione del paziente e ad isolare il flusso del valore che ci interessava indagare e studiare per migliorare.
Ad oggi siamo a metà dell’opera: lo stato attuale AS-IS è stato completato e stiamo consolidando lo stato futuro TO-BE per proporre il piano di azione che servirà per raggiungere la condizione obiettivo, ovvero il risultato atteso.
Il project work permette di confrontarti con i tuoi compagni “di avventura”, di porre dubbi e provare a risolverli insieme, di adottare e testare soluzioni che sono generate dall’analisi oggettiva. Ti permette di sperimentare le hard skills acquisite, ma anche di conoscere il tuo approccio al lavoro di team con persone con cui non hai mai lavorato prima e credo che questo sia il successo del nostro percorso. Lean significa sperimentare insieme per raggiungere un obiettivo sfidante, che è rappresentato dal miglioramento continuo. E allora perché non iniziare fin da subito? Siamo stati spinti ad uscire dalla nostra zona di comfort e questa strategia si è rivelata vincente. Per noi ora tutto è possibile, basta volerlo!
*dottoranda di ricerca in Ingegneria Industriale e dell’Informazione presso il Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università di Udine e allieva Master CUOA in Lean Management