di Paola Mastella*
Discorso tenuto al Graduation Day dei Master specialistici il 16 novembre 2016
Che cosa non possiamo dimenticare?
Noi da domani non possiamo dimenticare il CUOA.
Stiamo vivendo in una situazione mondiale di fastidioso impoverimento culturale.
Dobbiamo ricordarci prima di tutto del CUOA!
Dobbiamo ricordarci di incubatrici di eccellenze come questa fondazione.
La mia non è piaggeria, metto da parte l’adulazione per farvi un’analisi reale e cruda!
Questo è un luogo dove la cultura nutre l’immaginazione, dove si mette da parte lo scambio virtuale continuo di informazioni, per creare vere e proprie cellule di sapere, dove quindi le “informazioni” diventano “sapere”.
E questo succede perché si stringono mani, si contestano tesi, si scarabocchiano bilanci immaginari (molto spesso reali ma con i nomi delle aziende cancellati)
il tutto per migliorare il nostro mondo e migliorare il nostro futuro.
Questo è un luogo miracoloso, dove la sfiducia delle nuove generazioni si contrasta con la magia che ogni giorno si compie in questi spazi.
Vi racconto la storia di un gruppo, che chiameremo d’ora in poi per semplicità “i magnifici 7”, un gruppo totalmente eterogeneo che si è incontrato nell’ottobre del 2014 e che oggi a distanza di 2 anni continua a mescolarsi e a scambiarsi “informazioni” per cercare, ognuno nel suo campo di aggiungere “sapere”, inseguendo un miglioramento reciproco e continuo.
Serena, Digital Marketing Manager, è stato il nostro mélange perfetto tra management del marketing e dell’ICT.
Patrizia, consulente IT senior, con la sua onniscienza sulla programmazione informatica ci risolveva ogni dubbio tecnico.
Gioia, dall’amministrazione alla logica dei gestionali della piccola media impresa, la più piccola, ma la più ferrata in tematiche di economia aziendale.
Nicola, il nostro uomo copertina ma anche il nostro IT manager che potrebbe rendere chiaro il progetto IT più complesso anche ad un bambino.
Andrea, l’altro uomo copertina (a seconda dei gusti) il nostro IT manager molto pratico e di lui ci piaceva anche il suo lato da filosofo.
Fabian che è l’immagine più significativa del nostro master che noi chiamiamo il genio dei sensori.
Ed io, Paola, che vengo da un mondo abbastanza diverso che è quello della produzione televisiva di intrattenimento.
Questa è la storia dei nostri nomi e dei nostri due anni, due anni di fatica ripagata da una crescita professionale ed umana che ci fa essere qui, oggi, a dire grazie a tutti voi.