“Se lavori bene, la terra ti ripaga sempre”.
Questo è uno dei messaggi chiave che si trovano sul sito dell’azienda Maschio Gaspardo, colosso della produzione di macchine agricole. Ospiti del CLUB Member CUOA, Mirco Maschio, Presidente dell’azienda, Giovanni Ferrari, COO di gruppo, e Walter Bessega, Direttore Operations di Maschio Gaspardo Romania, hanno portato la loro testimonianza, con particolare focus sul processo di Lean Transformation che l’azienda ha avviato qualche anno fa e potenziato con notevoli risultati negli ultimi 12 mesi.
È nel DNA dell’azienda il concetto di lavorare bene, ben sintetizzato nei valori costitutivi del gruppo: orientamento alla produttività e al lavoro, propensione alla crescita e al progresso, controllo della qualità e del servizio, attenzione alle esigenze del cliente. Su queste basi, il passaggio alla Lean è stato assolutamente coerente e possibile grazie ad una ferma volontà a livello di vertice di dare una svolta e attuare un cambiamento profondo.
“Diventare Lean è una scelta strategica, deve arrivare dall’alto, solo così può funzionare – ha spiegato Mirco Maschio – La nostra famiglia ci crede e ha lavorato con determinazione, per informare, formare e sensibilizzare tutta l’azienda e superare le naturali iniziali resistenze. Abbiamo dedicato tempo e risorse con la convinzione che la strada intrapresa è quella corretta per raggiungere davvero efficienza e miglioramento, a 360°”.
La ricetta Lean di Maschio Gaspardo si può riassumere in tre parole: condivisione, perseveranza e flessibilità.
La condivisione è la base: ad ogni risorsa dell’azienda è stata spiegata la Lean, senza sofisticazioni, con concetti semplici, utili a fare cose semplici, sostanzialmente riassumibili in ordine, pulizia e sistematica rilevazione dei problemi o difetti per la loro immediata soluzione. Con un approccio molto pratico, l’obiettivo è stato far diventare le tecniche Lean la normalità dell’operare nelle linee di produzione. Il secondo passo è stato l’attuazione di un sistema molto puntuale di autocontrollo, con indicatori semplici, chiari e condivisi, perché il miglioramento vero è possibile solo con il contributo attivo di tutti.
Seconda parola chiave, una “personalizzazione” delle 5S della Lean (basate sui concetti di ordine, pulizia, sicurezza dell’area di lavoro ndr.) è la 6a S della Lean firmata Maschio Gaspardo: la perseveranza. Mai mollare, portare avanti con metodo e puntualità la Lean, cercare di superare le resistenze mettendo al corrente le persone dei risultati, rendendo tangibile e comprensibile a tutti il vantaggio del cambio di passo. Anche le riunioni, usate sapientemente e temporalmente ben definite, sono diventate in azienda un momento strategico e di valore.
Ultima parola chiave, flessibilità, ricercata sia sul prodotto, che deve essere sempre più a misura di cliente, ma fortemente stimolata anche nel capitale umano dell’azienda. La parola d’ordine è insegnare a lavorare bene, secondo step, a lavorare più velocemente, infine far sì che le persone siano in grado a loro volta di insegnare e trasferire conoscenze e competenze ai colleghi. I nodi del ciclo produttivo sono molteplici e il valore nel sistema Maschio Gaspardo è avere persone polivalenti, capaci di operare su più postazioni e in grado a loro volta di trasferire metodi e conoscenze ad altri.