di Mark Butterworth* e Mattia Ciprian**
Il Credit Management è cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni. E ci sono larghi margini per cambiare ancora molto nel futuro prossimo. In relazione a ciò, il FinTech sta diventando uno dei settori più aperti e rivoluzionari nello sviluppare soluzioni nuove a problemi vecchi; le più avanzate tecnologie in fatto di Machine Learning e Artificial Intelligence vengono applicate alla più tradizionale analisi finanziaria (e, in questo caso, di gestione del credito).
I Credit Manager sono le figure di riferimento del settore in tutte le aziende e sono le più vicine alla trasformazione: hanno la necessità, infatti, di adottare queste nuove tecnologie e metodologie per ottenere risultati migliori e su scala globale al fine di non scomparire, rimpiazzate dai più moderni sistemi informatici. L’adattamento è tutto. E nelle prossime righe avrete il perché.
Metsa Group, case history
Attivo nella lavorazione del legno sin dal 1934, il gruppo Metsa è diventato negli anni un’azienda globale basata sulla produzione e sulla trasformazione del legno in prodotti di pregio. 5 sono le aree d’interesse principali (legno, tessuto, bosco, fibra, da tavolo), con più di 9.000 dipendenti. Negli ultimi dieci anni, la sua attività ha però sofferto della crisi del mercato globale, ponendo Metsa di fronte a nuove sfide.
- Come hanno fatto a sopravvivere? Non solo, come sono riusciti a trasformare radicalmente la propria gestione, in modo da far fronte alle innumerevoli rivoluzioni in atto? Il core business è stato ristrutturato, grazie soprattutto ad una rinnovata visione del gruppo, sia a livello locale che globale. E grazie anche a nuovi servizi di gestione del credito.
Uscire dalla produzione di prodotti secondari e non più profittevoli, dismettere i settori non strategici, investire nelle nuove tecnologie della lavorazione del legno e forzare l’attenzione all’ambiente: una prospettiva fresca a lungo termine, applicata ad un settore tradizionale, con l’utilizzo dei più moderni sistemi. - Com’era gestito il Credit Management prima? Il Credit Management di Metsa era generico e fratturato, a causa delle numerose acquisizioni di società differenti, e diversi erano i singoli approcci al rischio di credito. Non c’era un metodo chiaro da seguire tra i manager responsabili, poca esperienza, nessuna capacità di dettaglio e di approfondimento, senza alcuna automazione dei sistemi e, cosa più importante, troppe persone dedicate.
- Cos’hanno rivoluzionato? Il gruppo Metsa ha fatto importanti scelte a livello amministrativo e gestionale, affrontando una ristrutturazione dirigenziale. A livello di produzione, ha iniziato uscendo dalle aree non più profittevoli o a basso margine, mentre per quanto riguarda i sistemi gestionali, ha investito in maniera più organica nell’assicurazione del credito e nell’analisi dei rischi, puntando sull’innovazione di prodotti e servizi.
Nella gestione dei dati finanziari, propri ed esterni, hanno investito sulle tecnologie, vale a dire su una raccolta di dati più efficace e mirata, per ridurre ONWC e perdite, utilizzando strumenti migliori e personale dedicato (risorse condivise, gestione trasparente, analisi dettagliata). Soprattutto, hanno adottato una piattaforma finanziaria indipendente, che ha permesso loro di controllare costantemente tutti i SAP all’interno di un portale Intranet. I risultati sono tangibili: ONWC ridotto di €30 milioni, interesse annuo ridotto di €2,4 milioni, costi annuali ridotti di €0,4 milioni e conti bancari passati da 244 a 28. Una squadra più lean, con meno strutturalità piramidale e meno passaggi intermedi, pienamente concentrata solo sui casi a rischio, dove tutta l’analisi di routine è stata automatizzata nei passaggi, con la certezza della validazione finale.
- Che cosa è cambiato? Il gruppo Metsa può ora gestire tutti gli oltre 8.000 clienti in tutto il mondo utilizzando lo stesso processo, sviluppato in collaborazione con modeFinance, che consente loro di gestire discrezionalmente i limiti di credito fino a €400mila, snellendo i processi di assicurazione del credito, con la consapevolezza di poter prendere le proprie decisioni in libertà, avendo le informazioni sempre nelle loro mani. Il database di bilanci Orbis insieme alla piattaforma Credit Catalyst di Bureau van Dijk, partner di modeFinance, aiutano gli analisti a mettere a fuoco i casi di rischio, inglobando l’automatizzazione di concessione del credito.
- Che cosa si aspetta Metsa dal futuro? Una sempre maggiore automazione all’interno delle aree di lavoro che non presentano valore aggiunto è sicuramente il passo successivo che l’azienda attende. La valutazione del rischio di credito a sostegno delle vendite, con informazioni maggiormente dettagliate su partner, fornitori e clienti, in modo da poter investire nel capitale umano sui casi complessi, è ciò che ci si aspetta nel futuro prossimo.
Su questi temi il 23 marzo 2017 al CUOA si è svolto il workshop CLUB Finance “Credit Management: an international case study with Mark Butterworth” in collaborazione con Metsä Group e modeFinance.
*Director of Credit Management at Metsä Group
Metsä Group is based in Finland and a global leader in the “forest business”: from sawn timber, engineered wood, through pulp, to cartonboards, tissue and cooking papers. It sells globally, with operations in 30 countries, with a turnover of €5 billion, employing 9600 people. Mark is a graduate of School of Oriental & African Studies (University of London) and has been an international credit manager for nearly 20 years, having earlier worked as credit insurance broker in London. In Metsä, he oversees an international team of CM, managing receivables around €500 million. He’s British, lives in Netherlands but works for Finnish Company
**Amministratore di modeFinance
Dalla sua nascita quale spin-off universitario, si pone ora come società di riferimento nel settore, solida e qualificata, nello sviluppo di servizi B2B per la gestione del rischio di credito, nonché quale prima agenzia di rating FinTech ufficialmente riconosciuta in Europa. ModeFinance nasce attorno ad un cuore pulsante di tecnologia applicata all’analisi di dati. Ha infatti sviluppato una propria metodologia per valutare le aziende, MORE (Multi Objective Rating Evaluation, analisi multivariata su modelli non lineari), sulla base di processi di analisi dei Big Data e con alcune delle più moderne tecnologie di AI. Questa filosofia evolve attorno all’esperienza ed agli studi di entrambi i fondatori, e guida modeFinance nell’elaborazione e nella verifica di un modello di valutazione efficace applicato ad oggi a tutte le aziende d’Europa, anche a quelle società che non hanno dati finanziari depositati pubblicamente.