di Sara Framarin*
Alla fine delle lezioni dell’Executive Master in ICT, gli allievi devono realizzare un project work individuale per ipotizzare l’applicazione pratica di una o più tematiche, affrontate nel corso del master. È in questo momento che ci si mette realmente in gioco, in quanto il lavoro progetto viene discusso in plenaria di fronte a una commissione di valutazione e di fronte ai propri compagni di master. È nella realizzazione del lavoro di progetto che emergono le potenzialità degli allievi, che devono finalmente mettere in pratica le competenze acquisite e cercare di strutturare un’ipotesi di progetto dotata di un certo grado di innovatività e concretezza.
Le tematiche spaziano dall’analisi dei dati commerciali alla gestione delle scorte di magazzino, dalla reingegnerizzazione dei processi, al miglioramento delle performance in produzione.
Tralasciando la parte delle competenze tecniche sicuramente interessante volevo invece soffermarmi sulla forte spinta sulle competenze personali che viene attivata con i lavori di progetto.
Nel momento in cui gli allievi si devono mettere in gioco personalmente, riescono ad attivare quelle capacità di organizzazione del lavoro, di problem solving, di orientamento al risultato, di gestione delle complessità che per mesi e in vari modi sono state spiegate loro in aula.
Ed ecco che i migliori lavori di progetto possono venire fuori dagli allievi più insospettabili.
Certo è vero che è quasi scontato vedere un bel lavoro di progetto dal primo della classe, quello sempre in primo banco, sempre attento e pieno di domande, sempre puntuale e preciso. Lo sai già, sin dall’inizio, che si impegnerà a fondo per realizzare una bella proposta.
La vera sorpresa è scoprire come alcuni allievi più tranquilli e pacati nel corso dell’intero Master riescano a “tirare fuori dal cilindro” un bel coniglio ovvero un bel progetto, dotato di quelle caratteristiche di innovazione e creatività, ma anche di concretezza, che dimostrano come siano riusciti a crescere a livello professionale e personale.
Quando scopri che le stesse insospettabili persone hanno preso il progetto in mano e sono andate a proporlo alla direzione generale dell’azienda dove lavorano, allora capisci a cosa è servito per loro il master, per farli crescere nelle competenze tecniche e nella consapevolezza del valore della propria professione in azienda.
Noi continuiamo a predicare che la funzione IT deve essere posta al centro del business e quando un lavoro di progetto del nostro Master ICT viene approvato dalla direzione aziendale possiamo essere tranquilli che il nostro obiettivo è stato raggiunto. È un bel risultato personale e professionale per il nostro allievo, è un risultato per l’azienda che ha investito nelle sue risorse umane ed è un risultato anche per noi, perché ci stimola ad andare avanti con le nostre iniziative formative.
*Project leader Executive Master ICT