ImpresealCUOA, 28 novembre 2017
Intervista di Chiara Tamburini*
Gloria Paulon, Alumna MBA Imprenditori 6 (2011-2013), è nel team di direzione generale dell’azienda di famiglia, Ape & Partners S.p.A., e coordina affari legali, proprietà intellettuale e brand protection, è Sindaco di Segusino e last but not least, super mamma.
Orgogliosi, ma soprattutto curiosi, l’abbiamo intervistata per voi!
Imprenditrice e mamma: cosa l’ha spinta a candidarsi per la carica di Sindaco di Segusino?
Non è stata una cosa che avevo programmato, almeno non fino a dicembre dell’anno scorso. Poi in paese è iniziato il fermento per le imminenti elezioni amministrative, per le quali non si paventava alcun candidato all’orizzonte. Per Segusino sarebbe stata una catastrofe. Proprio ora che cominciava a muoversi qualcosa in termini di turismo, prodotti a km 0, rivalorizzazione delle tradizioni… tutti argomenti che, non lo nego, mi affascinano.
L’arrivo di un commissario avrebbe senza dubbio spento gli entusiasmi e soprattutto gli investimenti in questo senso. Il lavoro di un’amministrazione in comuni di queste dimensioni si basa buona parte nel reperire fondi per portare avanti queste iniziative, e nel fare da tramite tra enti erogatori e privati che vogliono cimentarsi in questo tipo di attività ma non sanno da che parte cominciare, o semplicemente hanno bisogno di qualcuno che li supporti ed incoraggi.
Il nostro paese è bellissimo, piccolo ma molto caratteristico, ma allo stesso tempo difficile, “terra di confine” tra le provincie di Treviso e Belluno, e spesso dimenticato da entrambe. Io poi ho sempre avuto una malsana vocazione per le missioni impossibili, ovvero per la gestione delle emergenze… diciamo che mi piace poter essere determinante per la buona riuscita di qualcosa. Dopo un po’ di titubanza iniziale, con il supporto della lista civica che avevamo nel frattempo creato assieme ad un gruppo di giovani, ho accettato di prenderne la guida.
È Sindaco da giugno 2017: quali sono state le prime decisioni importanti che ha preso?
Sono sincera, mi ci sono volute un paio di settimane per orientarmi in questo mondo nuovo e così diverso dalla mia realtà quotidiana. La cosa che mi è stata chiara fin da subito è che bisognava partire in quarta per riuscire a “spendere” la somma disponibile per l’anno 2017.
Il patto di stabilità prevede infatti che ciò che è a disposizione, ma non viene speso nell’anno di competenza, venga messo ad avanzo e quindi “bloccato”: va da sé che la velocità e produttività dell’ufficio tecnico giocano un ruolo decisivo in questa partita.
Tenendo conto che i primi sei mesi dell’anno erano già andati, abbiamo aperto una serie di cantieri in tempi davvero celeri, sempre tenendo presente che si tratta di pubblico…ecco, forse la cosa più difficile da accettare, per chi è abituato a ragionare “decisione=azione” sono proprio i tempi…
Quotidianità a parte, la questione più importante che mi sono trovata ad affrontare è quella relativa alla fusione di Asco Holding con Asco Piave S.p.A., essendo il nostro uno dei comuni fondatori della Holding. Argomento delicato ma avvincente, che prevedeva una prima scadenza al 30 settembre, ma che è ancora lontano dal giungere ad un epilogo soddisfacente per tutte le parti in causa.
In queste decisioni come si manifesta il suo essere imprenditrice?
Credo principalmente nel badare meno alle formalità e più al sodo.
A volte davvero negli uffici (comunali) ci si perde in un bicchier d’acqua, ci si sofferma troppo su “a chi spetta fare cosa”, nel “ma questo non è scritto in quella o quell’altra carta…” oppure “di chi è la responsabilità”.
Ecco, il messaggio che sto cercando di far passare anche ai collaboratori è quello di come si riesca ad ottimizzare tempi e risultati, e con poca fatica, semplicemente con un po’ di elasticità e maggior collaborazione, condividendo il lavoro ma anche le relative soddisfazioni.
Sindaca-Imprenditrice-Mamma: come si fa a gestire tutti questi ruoli?
Può sembrare banale, ma il trucco è fare (e pensare) una cosa alla volta, ma con una grande visione d’insieme.
Ecco, l’entrare troppo nel dettaglio non è forse il mio forte, capisco dove arrivano i miei limiti e preferisco eventualmente delegare poi agli specialisti.
Ma avere una visione ampia, che tenga tutto sotto controllo: questo è sempre stato un po’ un mio pallino, unitamente al riuscire a mantenere la calma in tutti i contesti (e qui è solo questione di carattere…).
Ma, soprattutto, grazie al prezioso aiuto di tante altre persone (le nonne in primis!).
In futuro quali spazi ci saranno per il ruolo sociale degli imprenditori?
I comuni sono davvero ridotti all’osso come risorse, e la tendenza è sempre più quella di demandare funzioni e compiti alle varie associazioni di cittadini: penso alle proloco, risorse fondamentali per i comuni stessi, oppure alle associazioni di genitori che si preoccupano di raccogliere fondi per l’acquisto di beni di prima necessità per la scuola (sì, siamo a questo punto), oppure alla gestione dei vari immobili comunali.
Il tutto poi si sta sempre più complicando e burocratizzando, oramai anche le associazioni più semplici si devono interfacciare con enti di vario genere, dove la gestione si fa complessa e sicuramente l’apporto di un imprenditore da una marcia in più, e sempre per lo stesso motivo: organizzazione, visione d’insieme e perché no…capacità di far quadrare i conti.
È vero che la maggior parte di noi imprenditori solitamente preferisce magari dare un contributo economico (e guai se non ci fossero gli sponsors!) piuttosto di impegnare del tempo.
Ma credo davvero che tanti sottovalutino la soddisfazione personale che si ricava nel fare qualcosa di bello ed utile per la comunità, nel poter far, come dico io, la differenza.
*Area Imprenditorialità CUOA Business School