ImpresealCUOA, 12 febbraio 2018
di Enrica Quaglio*
Saper parlare in pubblico è un’abilità che sta assumendo un’importanza crescente in tutte le attività, inclusa quella dell’imprenditore. Enrica Quaglio, docente di Public Speaking al MBA Imprenditori, indica quattro buone ragioni per investire in questo tipo di attività.
Il public speaking è un argomento che si impara ad apprezzare quando ci si accorge del valore che può avere e del maggior valore che può dare alle altre competenze e alle performance nel lavoro o dell’impresa. Il mio primo approccio con il public speaking è avvenuto quando ero molto piccola e mio papà diceva, apprezzando chi sapeva parlare in pubblico, soprattutto a braccio, che «quando sai parlare alla gente, puoi fare, e far fare, tutto quello che vuoi».
Non si trattava di buon senso, ma di una verità che ha varie sfaccettature.
Facendo sport, ho scoperto che gli allenatori migliori sono quelli che, parlando al singolo e alla squadra, riescono ad ottenere le performances desiderate. Qualcuno potrebbe obiettare che i bravi allenatori sono quelli che sono competenti e quindi ottengono i risultati grazie alla loro competenza.
È vero, ma la competenza, da sola, non è quasi mai sufficiente, perché bisogna saperla trasferire e per trasferirla ci vogliono congruenza fra gesti e parole. Un giocatore capisce e riceve chiaro e forte se un allenatore gli dice cose in cui crede o meno: se parole, tono e gesti sono congruenti, il messaggio passa con un livello di importanza e di motivazione molto elevato. Al contrario, il rischio è che la comunicazione cada nel vuoto e non porti a nessun risultato concreto o anzi, peggio, porti a risultati opposti a quelli sperati.
Passando dal mondo sportivo a quello imprenditoriale, le analogie sono evidenti. Anche in questo contesto, si trovano spesso imprenditrici e imprenditori pieni di idee, coraggio ed energia, ma a volte il loro immenso patrimonio positivo non riesce ad essere trasmesso come dovrebbe.
È qui che s’inserisce il valore del public speaking. Cicerone diceva che ogni volta che ci presentiamo a parlare in pubblico, ci esponiamo a essere giudicati. Ed è da qui che spesso nascono paure, ansie e copiose sudorazioni, che rendono inefficaci i discorsi in pubblico.
Perché per un imprenditore è necessario investire nel public speaking e come valorizzare al massimo questo investimento?
- Vincere il timore del giudizio degli altri – Chi fa public speaking deve necessariamente farsi valutare dai colleghi e imparare dai propri e dagli altrui errori. Del resto, l’errore è parte fondamentale dell’apprendimento, ma perché ciò avvenga è necessario correggerlo e trasformarlo in valore: il confronto con i pari è un modo semplice per riuscire in questa operazione.
- Coordinare e motivare i propri collaboratori – Il public speaking sviluppa alcune abilità personali, che diventano uno strumento chiave, che permette di essere incisivi verso le persone che l’imprenditore coordina e motiva verso il raggiungimento degli scopi prefissati. L’imprenditore che ha la capacità di comunicare agli altri quello che vede, e che spesso gli altri ancora non vedono, ha una maggiore presa sul suo team e può incidere positivamente sulle performance individuali, di gruppo e dell’impresa.
- Comunicare gli obiettivi in modo efficace – Sviluppare l’abilità di parlare in pubblico aumenta l’impatto della comunicazione e, a parità di altre condizioni, incide in maniera importante sui risultati che si vogliono ottenere. Su questo tema, viene ancora in aiuto Cicerone, che rammenta come «in verità non c’è niente di più bello del potere con la parola dominare gli animi degli uomini, guadagnarsi le loro volontà, spingerli dove uno voglia, e da dove voglia distoglierli».
- Usare la forma per dare più valore alla sostanza – Catone il Censore diceva «Rem tene, verba sequentur», ovvero «possiedi i fatti, le parole seguiranno». Il messaggio è chiaro: quando si conosce bene la materia (per l’imprenditore: conoscere in dettaglio la propria azienda, i punti di forza e di debolezza, le dinamiche esterne e, più in generale, le strategie e le politiche aziendali), le parole vengono di conseguenza, da sole. Dai tempi di Catone il Censore ad oggi sono cambiate alcune cose ed altre sono rimaste inalterate: affinchè le parole seguano i fatti è necessario imparare gli strumenti del public speaking, ma questi strumenti sono depotenziati se raccontano il poco o il nulla. Come dire che «se non ci sono i fatti, non servono parole».
*Faculty MBA Imprenditori CUOA
FOTO: “Manhattan colors” ©massimogreggio