di Salvatore Bellomo*
Già da diversi anni si parla di “Internet of Things”, Internet delle Cose, per indicare come la connettività degli oggetti della vita quotidiana cambierà il nostro modo di vivere nei prossimi anni.
A fine 2015 la famosa società di consulenza tecnologica Gartner Group ha introdotto un concetto ancora più ampio, chiamato “Intelligent Digital Mesh”, che indica la convergenza del mondo fisico e digitale con la tecnologia incorporata ovunque in un intreccio di oggetti, persone e servizi. Una Maglia, Mesh appunto in inglese, che racchiude non solo oggetti, ma anche persone e servizi.
La domanda che ci si pone è quanto questa trasformazione stia in effetti avvenendo e quale sarà la ripercussione sulle aziende in termini di trasformazione del proprio modello di business.
Molti sono gli indicatori che ci fanno comprendere come questa trasformazione sia obiettivamente in atto, e provo, per motivi di spazio, a indicarne solo alcuni.
Mobile Apps: sono sempre più numerose le applicazioni per smartphone che vengono utilizzate per la gestione diretta di aspetti importanti della vita quotidiana. Dalla semplice comunicazione tramite messaggistica, alla gestione in remoto di sistemi di allarme o di videosorveglianza, alla gestione di piattaforme di car sharing. A livello mondiale sono state scaricate oltre 180 miliardi di applicazioni per smartphone, secondo statisticbrain, ad indicare un trend ormai irreversibile.
Tra queste, oltre ovviamente alle applicazioni relative alla messaggistica o ai giochi, si trovano quelle relative alla mappatura geografica (oltre 2 miliardi di downloads), alla geolocalizzazione di persone (oltre 60 milioni di downloads), ai sistemi di pagamento (oltre 200 milioni di downloads) e molte altre che hanno un impatto immediato sulla gestione della vita quotidiana.
Connected and Autonomous Vehicles: La “Society of Automotive Engineers” ha sviluppato un sistema di classificazione armonizzato per i diversi livelli di guida autonoma. Questi livelli SAE vanno da “Livello 0” che significa “nessuna automazione” a “Livello 5” che significa “automazione completa”.
Attualmente non è disponibile sul mercato nessun veicolo con livello di autonomia da 3 a 5. Tuttavia, recenti analisi di mercato, prevedono che entro il 2020 oltre 200.000 veicoli abilitati con autonomia di livello 3 circoleranno sulle strade dell’UE28. Quasi 10 anni fa, nel 2009, ho seguito personalmente, all’interno di un programma europeo, un progetto per lo sviluppo di un sistema di guida autonoma diretto da una delle più importanti case automobilistiche europee.
BlockChain: famosa per le ripercussioni borsistiche del Bitcoin, in realtà la tecnologia blockchain sarà una delle grandi rivoluzioni tecnologiche dei prossimi anni, con impatti sulla contrattualistica e sulla finanza, grazie ai sistemi di smart contracts e di validazione delle transazioni. Importanti ripercussioni si avranno nel settore bancario e assicurativo e su alcune professionalità come quelle degli avvocati e dei notai.
In tutte le applicazioni tecnologiche citate ricoprono un ruolo fondamentale i sistemi di geolocalizzazione. Da molti anni ho l’opportunità di lavorare come esperto di business strategy per l’Agenzia Europea che segue lo sviluppo del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo (GSA), avendo quindi un osservatorio particolare sugli sviluppi delle applicazioni tecnologiche e sulle ripercussioni sulle PMI europee e non. A ottobre in particolare ho partecipato come facilitatore al primo “Galileo User Forum” in cui rappresentanti delle aziende della filiera tecnologica si sono riuniti per condividere le proprie esperienze, confrontarsi sulle proprie esigenze e comprendere l’impatto della tecnologia sull’industria.
I risultati del convegno, che a breve saranno pubblicati in un White Paper, dimostrano come le aziende si stiano preparando alla trasformazione tecnologica in atto, sia dal punto di vista della ingegnerizzazione del prodotto, sia dal punto di vista della riformulazione dell’offerta commerciale.
*Faculty CUOA Finance