Imprenditorialità e Governance ImpresealCUOA n. 41 del 19 marzo 2018 La community MBA Imprenditori CUOA

Impresa familiare e finanza per lo sviluppo: quali soluzioni?

ImpresealCUOA, 19 marzo 2018

di Paolo Gubitta

Lo scorso febbraio, due aziende della Community MBA Imprenditori sono balzate alle cronache per due interessanti operazioni di finanza. Paolo Gubitta, direttore scientifico di Area Imprenditorialità di CUOA Business School le commenta.


Da una parte c’è, la Pro-Gest, l’azienda di proprietà della famiglia di Francesco Zago, Alumnus MBA Imprenditori 9 (2014-2016), che vince il Premio Equita 2018, nella categoria “Raccolta di fondi sul mercato del debito”. Dall’altra, c’è il Gruppo Bat, che riacquista il 22,1% del capitale sociale in possesso del Fondo Italiano di Investimento e riporta integralmente la proprietà nelle mani della famiglia Barbieri e degli altri soci di minoranza, tra cui Paolo Bars, Alumnus MBA Imprenditori 7 (2012-2014).
Questi due episodi, entrambi verificatesi a febbraio 2018, ci permettono di fare qualche considerazione aggiuntiva sull’ampio ventaglio di strategie finanziarie che le imprese familiari possono adottare per supportare il percorso di crescita, rispetto a quelle già illustrate in «Imprese familiari e Private Equity: una questione di feeling», nella special issue n. 40 di ImpresealCUOA del 27 febbraio.
Il premio alla Pro.Gest è stato dato in relazione all’emissione obbligazionaria di 250 milioni di euro della durata di 7 anni, che l’azienda della famiglia Zago ha collocato interamente presso primari investitori professionali italiani e internazionali, con una domanda che ha superato i 550 milioni di euro. In altri termini, il mercato europeo (non solo quello italiano) sarebbe stato disponibile a finanziare oltre il doppio della richiesta, a dimostrazione della qualità degli investimenti industriali che la proprietà ha in progetto di fare con le risorse raccolte.

Tutto ciò per dire che le imprese familiari a guida manageriale e che utilizzano i moderni strumenti gestionali competono alla pari sul mercato finanziario con quelle non familiari.

L’esperienza del Gruppo Bat, invece, ci porta verso un approccio evoluto nei confronti degli operatori finanziari specializzati, che vanno interpretati come partner per portare a termine uno o più specifici progetti. Le famiglie imprenditoriali che superano l’approccio autarchico alla proprietà non sono più una rarità e stanno a dimostrare la progressiva maturità di questo specifico segmento di imprese.
Condividere con altri la proprietà per un certo periodo di tempo non è solo un modo per accelerare i piani di crescita o consolidamento, ma è anche una via intelligente per managerializzare più in fretta la gestione e per rendere più trasparente e appetibile l’impresa.

Tutto ciò per dire che le imprese familiari chiuse stanno lentamente lasciando il posto a imprese familiari capaci di relazionarsi con la proprietà dell’impresa in modo più laico e meno ideologico.