di Francesco Cibien*
A quarant’anni suonati mi sono reso conto che da ormai troppo tempo non mi dedicavo alla mia crescita personale e professionale, di fatto mi sentivo ogni giorno più arido nelle mie iniziative, vivevo le giornate e le settimane senza particolare motivazione, gestendo poco più che la quotidianità aziendale. L’esigenza di far “prendere un po’ d’aria al cervello” per guadagnare nuova spinta non era più procrastinabile. All’inizio della mia attività lavorativa ho avuto la fortuna di partecipare, da “gregario”, a un’importante iniziativa Lean che mi ha consentito di capire le enormi possibilità di questo approccio, per certo applicabile ovunque, potenzialmente risolutivo nella mia realtà aziendale. Ho dunque ritenuto che frequentare un Master in Lean Management potesse essere la scelta corretta, per prepararmi a guidare una trasformazione Lean: da gregario a protagonista.
La decisione di iscrivermi al Master in Lean Management di CUOA Business School è stata lungamente ponderata perché prevede un impegno di tempo ed energie notevole, ma sin dalle prime battute si è rivelata la scelta azzeccata. Con un approccio “sociotecnico” (come vuole la Lean stessa) non solo ha “risvegliato i neuroni sopiti”, ma mi ha “girato come un calzino”, mettendo in moto dinamiche ben più profonde, volte alla ricerca sistematica del miglioramento continuo e a tutto tondo.
Il programma del master è ben equilibrato tra le irrinunciabili tecniche Lean (SMED, 5S, Value Stream Mapping ecc.), i raffinati aspetti legati alla strategia aziendale (A3, Hoshin Kanri, ecc.) e i fondamentali approfondimenti sulle soft skills (Team Building, Public Speaking, Toyota Kata ecc.); il tutto sempre e rigorosamente “cementato” con momenti esperienziali e interessantissime visite aziendali. Lo svolgimento del Project Work sul Value Stream Mapping e la partecipazione alla Kaizen Week, presso aziende ospitanti, permettono di mettersi alla prova su tutti i temi, nessuno escluso.
Un sottile filo, quasi invisibile ha accompagnato il percorso, un programma di coaching personalizzato, gestito da un coach professionista che mi ha permesso di interiorizzare il mio bisogno di cambiamento e di spingermi all’azione. Inizialmente, mi è sembrata un’ inutile aggiunta, ma ora credo che se non fosse stato per le fatidiche domande del coach “che cosa ti impedisce di….”, giunte allo stomaco con una violenza inaudita, non avrei conquistato il grado di consapevolezza che ora sento di aver acquisito.
Tutto è avvenuto con un ritmo incalzante che a volte faceva mancare il respiro, ma la fortuna di essere inserito in un’aula fantastica, in un gruppo di compagni veramente speciali e fortemente motivati, amalgamati da un solido spirito di gruppo, ha reso il tutto più semplice e più coinvolgente. Sono stati mesi intensi e irripetibili, nei quali l’entusiasmo, la curiosità e la motivazione crescevano man mano, col passare delle settimane, facendoti dimenticare la fatica, le rinunce e i sacrifici richiesti.
I vantaggi in ambito professionale poi sono stati notevoli e si sono manifestati subito: risposte nuove a vecchie domande, viste differenti su temi consolidati, consapevolezza che una trasformazione Lean possa giovare definitivamente alla continuità della mia azienda. Alcuni colleghi hanno capito che stava succedendo qualcosa in me e, con mia grande sorpresa, sono stati contagiati, quasi inconsapevolmente, anche loro dal desiderio di cambiamento.
Sento di poter dire che stessi inconsapevolmente cercando in me la scintilla del miglioramento, e di averla infine trovata grazie a questo Master, di aver trovato la voglia di trasmettere questa scintilla agli altri, non solo in ambito strettamente professionale: tutti i problemi devono essere affrontati con un approccio scientifico, tutto può essere migliorato, tutto può essere visto come un esperimento dove c’è solo la possibilità di imparare.
*Responsabile Produzione e Logistica, Procaffè S.p.A. – Allievo Master in Lean Management 12^ edizione