di Alberto Rossi *
Venti persone che, in un meeting, assistono a una presentazione non sono un team.
Un gruppo in cui il leader fa affermazioni e dà giudizi, mentre le altre persone annuiscono, non costituisce un team.
I colleghi appartenenti alla stessa funzione oppure le persone che fanno lo stesso lavoro non sono un team.
Sono semplicemente gruppi di persone.
Molto spesso il termine team viene utilizzato impropriamente, perché non se ne conoscono il valore, il costo e le dinamiche comportamentali che lo rendono tale.
Perché un piccolo gruppo di persone possa essere propriamente definito team, è necessario che ogni membro sia allineato ad uno scopo comune, che lo abbia compreso allo stesso modo e che sappia interagire con gli altri, al fine di generare continuamente azioni sinergiche e coordinate per raggiungere il suddetto scopo.
Il valore generato dal team deve essere necessariamente superiore alla somma dei contributi individuali e al costo extra di coordinamento per funzionare come team e non come individui. Alcune volte le aziende adoperano team di lavoro per fare delle attività che potrebbero essere svolte più facilmente da un individuo solo e questo è chiaramente “muda” (spreco). Lo si riscontra soprattutto nei meeting in cui si preferisce una responsabilità “diffusa”, per paura di dover affrontare la situazione con la persona di riferimento, dove invece sarebbe meglio identificare un owner di progetto o di processo univoco al quale attribuire tutta la responsabilità decisionale e operativa.
Il costo di funzionamento del team è il tempo in cui le persone si devono incontrare, conoscere, scambiare informazioni, chiarire, pensare insieme e responsabilizzarsi reciprocamente, soprattutto nel periodo iniziale.
I giapponesi parlano del processo di Hitozukuri, che significa letteralmente “fare le persone”, ma in realtà il termine contiene il significato più profondo di sviluppare costantemente le abilità tecniche e la capacità di risolvere i problemi insieme ad altri in una atmosfera di fiducia reciproca. Questo processo costituisce sia il costo che il vero valore del lavorare in team. In rari team molto “performanti” questo spirito è già presente, in altri è possibile svilupparlo velocemente attraverso il “Coaching in Action Learning”, che ottimizza il risultato e le interazioni tra i membri e il loro apprendimento.
Affronteremo il tema dell’allineamento tra persone in occasione del LEAN DAY CUOA del 5 ottobre. Lo faremo con i nostri partner (auxiell, Considi, JMAC Europe e Spark Innovation Catalysts) e due esperti di caratura internazionale: Nick Katko (lean accounting) e Michael Webb (lean marketing e sales). Vi aspettiamo!
*CEO & Partner di euXilia