di Luca Zanella – Considi*
Il mondo industriale con il quale siamo cresciuti e che ha guidato lo sviluppo socio-economico del recente passato è oggi superato: un nuovo paradigma chiamato “quarta rivoluzione industriale”, spinto dalla diffusione di tecnologie “democratiche”, mira a portare un nuovo concetto di automazione al centro dell’attenzione. Un’idea di automazione più facile da comprendere, più facile da utilizzare, più facile da governare, più collaborativa.
Abbiamo davanti a noi una grande opportunità che però nasconde alcuni rischi. Il principale è ripercorrere gli errori del passato, interpretando anche questa rivoluzione solo con la capacità di digitalizzare, robotizzare e automatizzare le imprese, riducendo il tutto a investimenti in tecnologia. La mera adozione di tecnologie può introdurre nei processi elementi di complessità e variabilità che rendono gli stessi difficili da gestire e controllare. Stiamo attenti quindi a non digitalizzare gli sprechi!
Toshio Horikiri, presidente di Toyota Engineering Coorporation, sottolinea la necessità di avere processi ben identificati, snelli e semplici. Quanto avviene in azienda deve essere misurabile, affidabile e robusto per garantire la sostenibilità in un contesto di forte crescita della complessità e mettere “a valore” le tecnologie di Industry 4.0.
L’investimento in nuove tecnologie non è sufficiente se non accompagnato, quando non preceduto, da un cambiamento nei processi e nell’organizzazione.
Solo quando questi mettono veramente al centro il cliente, possiamo avere una chiara visione strategica e una definizione puntuale degli obiettivi. In questo modo siamo in grado di delineare la road map per diventare interpreti e protagonisti della quarta rivoluzione industriale: un periodo storico che sarà ricordato come un’epoca di grandi cambiamenti, complessi e difficili; un punto di rottura che offre enormi accelerazioni a chi sa cavalcare in condizioni di incertezza e a chi sa scorgere e cogliere le opportunità che lo circondano; un punto di rottura che non prevede alcun ritorno al passato e che dobbiamo guardare negli occhi con il giusto spirito.
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