di Andrea Scarpari*
La mia esperienza all’MBA International Program del CUOA è stata senza dubbio positiva: ho scelto in autonomia di affrontare questo percorso, per acquisire alcune conoscenze, specialmente nei campi economico e gestionale, che la formazione ingegneristica aveva trascurato.
I vari moduli didattici compongono, alla stregua dei pezzi di un puzzle, un quadro complessivo organico e ben strutturato: al di là dei singoli argomenti – che possono interessare più o meno, anche in funzione dell’attività professionale di ciascuno, della “godibilità” della materia e dell’empatia con i docenti – il percorso permette di maturare una lettura delle realtà e dei processi aziendali ampia e completa, ben più di quella che può avere un ottimo professionista, abituato a interpretarli solo dalla sua posizione.
Sono capitato in una bella aula, variegata per età e provenienze lavorative: il confronto con gli altri, favorito dai lavori di gruppo, mi ha permesso di apprezzare approcci e punti di vista diversi da quelli per me consueti, stimolando la riflessione su come migliorare il mio modo di lavorare. Un commento a parte merita il corso online con l’Università del Michigan: è la fase più intensa del master, quando alle lezioni in aula si affianca lo studio della materia a scelta (Microeconomia per me); si ha modo di sperimentare modalità formative e di verifica lontane da quelle degli atenei italiani, spesso più teorici e meno incalzanti nel ritmo.
Bellissimo il viaggio in California: la scoperta di un altro mondo! I molti incontri hanno mostrato che non esiste una sola idea “giusta” di azienda e di business e sta a noi capire quale modello ci convince di più.
I mesi del master sono impegnativi: non servono competenze di base particolari, ma si richiede costanza nella frequenza e nello studio. È una maratona e non bisogna affrontarla con la testa del centometrista! Da mettere in conto momenti di stanchezza e anche qualche dubbio, specie finché non si è ancora scorto il disegno del puzzle: occorre avere fiducia che alla fine ne sarà valsa la pena. Più che alla difficoltà delle singole materie e ai singoli esami, occorre fare attenzione a tenere il ritmo, che sommato a quello del lavoro, è elevato, ma sostenibile con una po’ di organizzazione e buona motivazione.
Un MBA è una lunga cavalcata, da affrontare con spirito positivo, che a me ha dato tanta soddisfazione e lo raccomando a chi vuole osservare con un “grandangolo” il mondo delle aziende.
*Project Manager at Salvagnini Italia S.p.A., Alumnus MBA part time International Program