Agile Management, 18 aprile 2019
Oggi al CUOA affrontiamo un tema che ci è stato chiesto dalle aziende, con il contributo importante del Lean Center, per capire la connessione tra Lean e Agile. Contiamo di trovare qualche risposta, che vi condividiamo.
Agile e Lean in un mondo complesso – Andrea Furlan, Direttore scientifico Lean Center CUOA
Il dato da cui partire: la vita media dell’impresa oggi è di 18 anni. E parliamo di imprese grandi. È un dato che colpisce, soprattutto se pensiamo che si abbassa quando parliamo si startup e di imprese piccole.
Il secondo dato: l’80% delle persone che lavorano in queste imprese sono demotivate.
Il mondo di oggi è sempre più complesso.
VUCA: volatilily – uncertainly – complexity – ambiguity.
Le cose cambiano, anche in modo repentino. Vediamo il caso Blockbuster: modello di business franato in pochissimi anni, a causa del cambiamento tecnologico.
L’incertezza, l’imprevedibilità sono una costante: pensate all’impresa edile, a cui se chiedete oggi come evolverà il settore con elevata probabilità dirà che non ha certezze.
Le relazioni tra le variabili non sono chiare, sono complesse, non è chiara la relazione tra causa ed effetto. Se pensiamo ai macrotrend geopolitici la situazione è analoga: la Brexit, la Cina e la sua evoluzione … non è facile prevedere. È necessario saper gestire l’impresa in un contesto incerto, dotarsi di capacità di adattamento e di reazione rapida ed efficace. Come? La Lean ci è venuta in soccorso. Lean mette a disposizione un sistema di tecniche che servono a introdurre flusso e a sincronizzare le attività: meno costi e più velocità. Il punto nodale è l’efficienza, per l’aumento della produttività.
Un conto è essere veloci, altro è sapere che devo essere in grado di cambiare rapidamente in base a cosa succede fuori dall’impresa. La lean non pone l’accento su questo aspetto, ma lo fa l’agile, che si basa sul concetto di esplorazione. L’agile spinge alla sperimentazione, veloce. Il concetto è quello della sperimentazione continua.
Agile e Lean si completano. In sintesi: essere come un Giano bifronte. Bisogna essere sincronizzati e allineati, puntare sull’efficienza. Ma bisogna anche sperimentare ed essere rapidi.
L’importanza di essere Agile in azienda – Luciano Sbalchiero, Direttore Generale Matrix S.r.l.
Fare impresa oggi è complesso: è difficile gestire il presente e traguardare il futuro. La complessità va affrontata e gestita. È caratterizzata da tante variabili, che cambiano nel tempo. È difficile capire e prevedere. Agile nasce come risposta alla complessità, come tentativo di imbrigliare la complessità e non farsi travolgere.
Agile è un sistema nato nei primi anni 2000 in grandi imprese del settore tecnologico, che per prime hanno dovuto fare i conti con un contesto in rapidissimo cambiamento. Oggi è applicato in aziende di tutti i settori e in tutte le aree aziendali, perché si fonda su concetti applicabili in tutte le imprese. È uno strumento che può velocizzare le interazioni nelle aziende, che permette di costruire un sistema di autonomia nella gestione delle attività, che si basa su un sistema di feedback costante.
L’azienda agile è allenata al cambiamento, è reattiva e coglie il cambiamento, non aspettando il cambiamento perfetto, ma cercando di far diventare ogni cambiamento ideale. Per usare la metafora del surfista: ogni onda deve essere affrontata come se fosse un’onda perfetta.
Benvenuti nel 21° secolo: miti, favole e cruda realtà sull’Agile – Andrea Provaglio, Agile Executive Coach
Sotto il cappello dell’agile c’è un sacco di roba, è come dire cucina, dal sushi alla pizza!
È importante prima di tutto dire cosa l’Agile non è: non è una metodologia, non è una soluzione, non è facile, non è per risparmiare soldi, non è per andare più veloci, non è individuale, non è un software, non è un obiettivo, non è caos.
Ma allora di cosa stiamo parlando?
È fondamentale comprendere la differenza tra complicato e complesso. Complesso significa contesto in cui ci si muove per probabilità.
Agile si è preso dal Lean quello che poteva servire, aggiungendo dell’altro: tutto quello che serve per muoversi nella complessità, in un contesto probabilistico.
Piccoli passi. Esplorazione continua, feedback continui.
Agile è dimostrare agilità in tutta la catena del business.
L’agile ha radici lontane: i primi pionieri risalgono alla fine degli anni 80.
Le organizzazioni adattative o agili sono in grado di scansionare l’ambiente che le circonda, interno ed esterno. Sono in grado di raccogliere feedback, apprendendo continuamente. Adottano approccio empirico e non analitico e sono votate a consegnare valore continuamente. La rapidità è vantaggio competitivo.
Un consiglio non richiesto: ci sono alcuni punti di attenzione, delle trappole, quando ci si avvicina all’Agile. Adottare l’Agile non serve solo per risolvere un problema, per aggiustare qualcosa, non è una soluzione; Agile richiede un cambiamento profondo.
È importante documentarsi, valutare con attenzione e non affidarsi all’esterno, va compreso in modo profondo.
Agile Management – Innovazione e cambiamento: una sfida da vincere
“Grazie a Matrix Tools per la collaborazione nella realizzazione di questo evento e grazie alle aziende nostre socie che oggi ci sono qui per portarci la loro testimonianza su questo importante tema: Videotec S.p.A., Dab Pumps S.p.A., BFT S.p.A. e Breton S.p.A. – ha detto Giuseppe Caldiera, Direttore Generale di CUOA Business School – Il CLUB Member oggi è una community importante, che aggrega 112 aziende, pronte a scambiarsi esperienze e confronti, in un contesto come quello del CUOA che offre la dimensione del rigore scientifico, un terreno che da ben 62 anni di storia, è davvero in grado di far incontrare la dimensione della ricerca di cui è espressione l’Università, con la dimensione del fare, di cui è espressione l’impresa”.