di Pietro Romano* e Riccardo Mocellin**
Quello che stiamo vivendo è un momento storico in cui fattori come la globalizzazione, la volatilità della domanda e la richiesta di prodotti sempre più personalizzati hanno inasprito le sfide che le aziende si trovano ad affrontare.
L’adozione di nuove tecnologie, a cui molti si riferiscono con il termine “Industry 4.0”, promette di rivoluzionare le filiere produttive incrementandone efficienza e competitività attraverso una più forte interconnessione e allineamento delle risorse sia all’interno delle singole aziende che tra i diversi attori delle supply chain.
Tra queste, una tecnologia che sta destando particolare interesse è senza dubbio la Blockchain, anche grazie al fatto che sembra fornire garanzie superiori rispetto alle soluzioni esistenti nell’affrontare il problema della contraffazione, molto sentito in alcuni settori come l’agro-alimentare e il lusso.
Ad esempio, nell’agro-alimentare il numero di alimenti contraffatti è in continua crescita e i dati OMS dicono che ben 420.000 individui ogni anno perdono la vita per aver mangiato cibo contaminato. Di conseguenza un numero sempre maggiore di consumatori cerca e pretende rassicurazioni su origine, sicurezza e qualità dei prodotti.
L’uso della Blockchain promette di assicurare significativi livelli di trasparenza dell’intera filiera, consentendo di determinare dove un certo prodotto ha avuto origine, dove è stato lavorato e conservato, sotto quali condizioni è stato processato, trasportato e distribuito.
Tutto ciò significa una garanzia del rispetto degli standard da parte degli attori che sono coinvolti nei frammentati processi operativi all’interno della supply chain.
Tale garanzia è utile sia nelle transazioni B2B tra gli attori della supply chain come assicurazione “tecnica” sull’operato di fornitori, produttori, distributori e rivenditori, sia nelle transazioni B2C come assicurazione “commerciale”, ossia come elemento di comunicazione per rassicurare i consumatori sulle attività svolte dai membri della supply chain.
Se queste promesse verranno confermate dai fatti, la Blockchain risulterà determinante per la difesa del Made in Italy non solo nelle filiere agro-alimentari, rafforzando ad esempio la garanzia dei prodotti bio e dei marchi di qualità DOP, IGP e DOCG, ma anche nelle altrettanto importanti filiere del lusso.
Nuovo Executive Master Operations & Supply Chain Management dal 20 settembre 2019
A questi temi sarà dedicata una delle sessioni parallele del CUOA Excellence Day del 7 novembre 2019 “Gestire le imprese sull’onda della complessità”.
*Direttore scientifico Executive Master CUOA in Operations & Supply Chain Management e Professore di Supply Chain Management e Sviluppo Prodotto, Università di Udine
**Faculty member Executive Master CUOA in Operations & Supply Chain Management e dottorando di ricerca in Ingegneria Gestionale, Università di Padova.