di Pamela Danese*
Negli ultimi anni l’interesse per il Lean Management è cresciuto significativamente grazie al comprovato impatto positivo sulle performance operative in termini di efficienza, qualità, flessibilità e reattività. Sebbene gli studiosi siano concordi nel riconoscere un impatto positivo del Lean Management sulle performance organizzative, non sono rari i casi in cui le aziende faticano ad introdurre il Lean con successo.
L’assenza di una cultura organizzativa allineata al Lean è riconosciuta come uno dei principali ostacoli alla sua implementazione e sostenibilità nel tempo.
Nella letteratura sul Lean non mancano discussioni e argomentazioni sul ruolo fondamentale che la cultura organizzativa gioca, con particolare enfasi sulla cosiddetta “power distance” e sul “collettivismo istituzionale” di un’azienda. Tuttavia, gli studi presenti per la maggior parte si focalizzano su alcuni tratti caratteristici del caso Toyota e non utilizzano modelli di cultura consolidati, comprensivi e pratici.
La comprensione del ruolo della cultura per la corretta implementazione del Lean Management richiederebbe invece una visione globale del fenomeno, basata su un modello di cultura organizzativa olistico in grado di cogliere la complessità di un contesto culturale.
Di conseguenza alcune domande manageriali rimangono oggi ancora irrisolte:
- cosa vuol dire esattamente avere una cultura organizzativa orientata al Lean?
- qual è il profilo culturale ideale e distintivo di un’azienda Lean?
- quali azioni un’azienda deve intraprendere al fine di mettere in atto il cambiamento culturale?
- come può un’azienda valutare se esiste e qual è il gap che la separa da un profilo culturale ideale per il Lean?
Durante il CUOA Excellence Day del prossimo 7 novembre, nella learning session “Implementare il Lean Management con successo: il ruolo della cultura organizzativa e delle pratiche Lean soft” discuteremo il ruolo della cultura organizzativa e l’importanza delle pratiche soft (relative al coinvolgimento degli operatori) nell’implementazione del Lean Management, presentando i risultati pubblicati nell’articolo «Successful Lean implementation: Organizational culture and soft Lean practices» (Bortolotti, Boscari, et al., 2015), che rappresenta uno degli articoli sul Lean Management su rivista scientifica internazionale maggiormente citati degli ultimi decenni.
La learning session intende fornire ai manager, Lean agent, e a tutti coloro interessati a intraprendere e sostenere un percorso Lean, informazioni basate sull’evidenza empirica riguardanti:
1) la caratterizzazione del profilo di cultura organizzativa di un’azienda Lean di successo rispetto a quello di un’azienda Lean di minor successo, e rispetto a quello di un’azienda high performer in generale
2) l’adozione di pratiche Lean soft in plant Lean di successo.
La discussione si baserà sull’analisi di un campione di oltre 300 aziende di medio-grandi dimensioni, raccolto nell’ambito del progetto internazionale High Performance Manufacturing (HPM). Le aziende del campione appartengono ai settori meccanico, elettronico e dei trasporti, e sono situate in dieci nazioni differenti (Austria, Cina, Finlandia, Germania, Italia, Giappone, Corea del Sud, Spagna, Svezia e Stati Uniti). L’analisi del campione si baserà sul modello GLOBE per la misurazione della cultura organizzativa (Global Leadership & Organizational Behavior Effectiveness – House et al., 2004), risultato di una prestigiosa ricerca internazionale nell’ambito della cultura organizzativa e leadership, che ha coinvolto più di 200 ricercatori in 60 Paesi diversi, con migliaia di manager intervistati.
Sarà fornito e discusso con i partecipanti uno strumento pratico per la misurazione delle dimensioni rilevanti di cultura organizzativa, in modo che ciascun partecipante possa valutare, tramite l’applicazione di questo strumento, il proprio profilo di cultura, e comprendere se esiste un gap rispetto al profilo culturale delle aziende Lean di successo.
Il modello GLOBE rappresenta il punto di partenza per illustrare le dimensioni di cultura organizzativa distintive e differenzianti le aziende Lean di successo. Infine, tramite uno strumento di valutazione delle pratiche Lean cosiddette soft e hard si illustrerà la differente applicazione di queste pratiche fra i plant Lean di successo e i plant Lean di minor successo.
*Direttore scientifico Master in Lean Management CUOA