Il superamento della crisi aziendale (crisis management) è un mestiere da specialisti, richiede competenze specifiche e attenzione all’aspetto economico, organizzativo e sociale.
Il crisis management è l’approccio finalizzato alla gestione e al superamento delle crisi aziendali. La grande ondata di crisi che dal 2008 in poi ha colpito la nostra economia ha avuto in molti casi ricadute economiche e sociali pesantissime, con l’impoverimento del know aziendale, la perdita di posti di lavoro, il contraccolpo su persone e famiglie.
Non si tratta di un tema da vedere solo in chiave strettamente economica, ma anche in ottica sociale e direi istituzionale, con una legislazione che, in materia di crisi, progressivamente ha assunto una concezione più allargata legata anche ad una dimensione sociale dell’impresa.
Negli ultimi tempi, il tema della crisi ha assunto sicuramente una minore gravità rispetto alle fasi più acute di qualche anno fa. È sempre però importante tenere alta l’attenzione perché il fenomeno della crisi o shock aziendale rappresenta ormai un elemento fisiologico e strutturale della vita dell’impresa.
Oggi, con una globalizzazione sempre più forte, l’emergere della rivoluzione tecnologica e digitale (solo per citare alcuni grandi cambiamenti in atto) possono essere frequenti i momenti di tensione, che possono mettere in difficoltà l’impresa e che potrebbero richiedere interventi di riorganizzazione e risanamento importanti, a partire dalla revisione del modello di business.
Il crisis management riveste una forte attualità e richiede approcci, metodi e competenze ben precise, allineate alla comprensione del fenomeno delle crisi e al loro superamento.
Quali possono essere alcuni accorgimenti per affrontare con successo processi di crisis management?
Affrontare con successo progetti di risanamento (turnaround management) richiede forti competenze in materia di strategia e business d’impresa; occorre partire dalla considerazione che la crisi aziendale è un mestiere da specialisti, che affiancano o sostituiscono il management e che devono essere in grado di progettare e realizzare un piano industriale di rilancio credibile e sostenibile.
Il piano industriale
L’azione di risanamento presuppone il coinvolgimento di professionisti che, in qualità di advisor industriali possano supportare efficacemente l’azienda nella redazione del piano industriale, rivedendo spesso il modello di business e mettendo in sicurezza, nella primissima fase, l’impresa dal punto di vista della tenuta finanziaria e dei rapporti con le banche.
Questo è evidentemente un elemento cruciale nella riuscita di un progetto di turnaround; le tensioni finanziarie e la carenza di liquidità, che solitamente sono la conseguenza di un problema strutturale di mercato e di business, possono mettere in ginocchio l’impresa: è indispensabile agire tempestivamente per verificare la capacità dell’impresa di generazione di cassa per far fronte agli impegni assunti.
La specificità dell’impresa
Altro aspetto fondamentale è saper riconoscere le specificità dell’impresa ed evitare modelli e comportamenti standard validi per ogni tipologia di azienda. L’impresa ha una storia, una cultura, un rapporto con il territorio. È difficile per un temporary manager pensare di stravolgere, in tempi brevi, una cultura aziendale radicata; deve piuttosto orientare l’organizzazione verso un nuovo indirizzo e nuove forme di responsabilità.
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