Il tema delle aggregazioni e dei processi di M&A è sempre più di estrema rilevanza per il tessuto delle imprese del territorio. La crescita è ormai un elemento imprescindibile nel ciclo di vita dell’impresa e le operazioni di M&A possono costituire uno strumento decisivo per realizzare un percorso di sviluppo dimensionale. Si tratta di operazioni indubbiamente complesse e che richiedono metodologie e approcci rigorosi e strutturati, a prescindere dalla dimensione aziendale.
In questo senso, il metodo e il rigore sono elementi imprescindibili anche per le PMI che intendono approcciare operazioni di M&A.
Sono numerosi gli elementi che, in maniera collegata e integrata, possono determinare il successo o meno operazioni di M&A. Solo per citare alcuni elementi imprescindibili:
- visione strategica e di business
- competenze tecniche (finanziarie, contrattuali, legali ecc.) per gestire i tavoli di due diligence e interfacciarsi con cognizione di causa con i diversi professionisti e advisor normalmente coinvolti in tali passaggi
- capacità di programmare le risorse finanziarie (in funzione dei fabbisogni tipici dei progetti di M&A connessi alla fase del closing e alla successiva fase di integrazione con l’attuazione degli interventi tesi al raggiungimento delle efficienze gestionali)
- pianificazione dei processi di integrazione
- abilità manageriali per gestire fenomeni di change management, con flessibilità e apertura mentale per integrare culture aziendali diverse.
Si tratta di progetti complessi sotto molteplici punti di vista, a partire dall’individuazione dell’azienda target oggetto dell’acquisizione. È una scelta non semplice: individuare un’azienda che abbia non solo un modello di business interessante e convincente dal punto di vista dell’acquirente (e funzionale alle sue strategie e ai suoi obiettivi), ma anche una comunanza di valori e di principi è un’operazione tutt’altro che semplice. Probabilmente, la scelta dell’azienda target è uno dei momenti più complessi, assieme al momento della gestione dell’integrazione post acquisizione. Nel durante, la gestione concreta di un’operazione di acquisizione attraverso le diverse fasi della due diligence, della definizione del pricing, della definizione degli accordi contrattuali segue modelli e paradigmi ormai ben codificati, in cui intervengono specialisti estremamente preparati. Al contrario, il momento iniziale di confronto e dialogo con la potenziale azienda da acquisire è influenzato anche dalla “chimica”, che può instaurarsi tra i soggetti contraenti e che può condizionare (nel bene e nel male) il successo dell’operazione.
La fase di integrazione è poi un altro momento complesso che deve essere pensato e programmato già nella fase di negoziazione e che non può essere affrontato solo a partire dal momento della sottoscrizione del contratto. Diventa quindi importare concepire l’integrazione come un progetto ben chiaro e definito con risorse assegnate, come se si trattasse di una vera e propria funzione aziendale, al pari delle funzioni classiche aziendali.
Pertanto, affrontare percorsi di M&A richiede per l’impresa di avviare un percorso preliminare di crescita manageriale orientato a far evolvere tutta l’organizzazione aziendale. Una scarsa attenzione verso uno sviluppo manageriale e organizzativo può rappresentare in certi casi un serio ostacolo alla possibilità dell’impresa di crescere e di poter pianificare e realizzare con successo operazioni di M&A.
Autore: Francesco Gatto – Responsabile CUOA Finance e Progetti Custom
Eventi consigliati:
Open lesson Executive Master “Le operazioni di M&A: creare valore integrando culture e organizzazioni”
11 dicembre 2019, ore 18 – CUOA Business School