Il capitale umano è la risorsa strategica per il futuro delle imprese e della società italiana. Non è retorica, ma la conseguenza del crack demografico in atto: da un lato, il pensionamento delle persone mature porta all’emorragia di competenze qualificate; dall’altro, la scarsità di giovani impedisce di iniettare nuove competenze.
Che fare? Inizia con questo contributo di Paolo Gubitta, direttore scientifico di CEFab by CUOA, il confronto sui temi di Trend Topics 2020 di CUOA Business School.
La crisi demografica che sta investendo l’Italia deprimerà sia la crescita economica sia il potenziale di innovazione, ma soprattutto cambierà le strategie delle imprese e rivoluzionerà le politiche e gli strumenti di gestione del capitale umano.
Se ciò non bastasse, ci saranno effetti sulla società e sugli stili di vita, come ha scritto il Financial Times lo scorso 17 gennaio 2020, in un articolo dal titolo auto-esplicativo: «Italy’s collapsing birth rate rings demographic alarm bells».
Le dinamiche demografiche, a differenza di quelle economiche e politiche, hanno cicli lunghi, che partono da lontano e la cui direzione non cambia d’emblée.
Tra 10 anni, nel 2030,le persone con almeno 60 anni saranno il 35,7% della popolazione italiana: un valore più che doppio rispetto al 16,3% di quella mondiale. Tra 30 anni, nel 2050, in Italia il numero delle persone in pensione supererà quello di chi lavora.
Mondo 2030
Italia 2030
Chi guida le imprese, nel breve e medio termine dovrà convivere con il progressivo assottigliamento della popolazione giovane e con l’ingrossamento di quella anziana e prepararsi per gestirla.
Come?
- Employer Branding: elaborare una strategia per attrarre le persone giuste | Per contrastare il gap demografico e garantire la continuità del business, è necessario adottare una strategia proattiva che distingua l’impresa nel mercato del lavoro e comunichi il posizionamento e gli elementi distintivi.
- Convivenze generazionali: politiche di mentoring e reverse mentoring | Per non perdere competenze distintive, le imprese dovranno allungare le carriere delle persone mature e, nello stesso tempo favorire processi condivisione delle conoscenze tra generazioni che a volte hanno aspettative divergenti.
- Diversity & Inclusion: progettare ambienti di lavoro per la valorizzazione del capitale| Nei luoghi di lavoro, crescerà la pluralità (etnica, culturale, di esigenze di conciliazione tra vita familiare e professionale) e serviranno pratiche di gestione del personale che integrano le pluralità e aumentano la sostenibilità sociale delle imprese.
- Smart shoring: capitale umano, sostenibilità e attrattività dei territori | Le dinamiche demografiche e la qualità del capitale umano stanno cambiando le strategie di localizzazione delle imprese: per attrarre gli investimenti servono sia buone istituzioni sia la disponibilità di capitale umano qualificato e giovane.
A partire da questi temi, prende avvio quella che a noi piace chiamare L’impresa del capitale umano.
Autore: Paolo Gubitta, CEFab CUOA Business School e Università di Padova.
21 gennaio 2020
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Photo credit: Massimo Greggio