Vi sono molte evidenze del fatto che la consapevolezza sui temi della sostenibilità e sulle crisi ambientali sia cresciuta. Persino nelle conversazioni personali e sulla stampa quotidiana sono divenuti costanti i riferimenti al riscaldamento globale, alla crisi delle risorse o alle diverse forme di inquinamento ambientale.
Spesso le considerazioni sono accompagnate da un sentimento di paura. Alla paura si accompagna un senso di impotenza rispetto alla portata dei fenomeni e l’azione individuale sembra poca cosa per intervenire. Si prepara così un risultato che è sotto gli occhi di tutti e che possiamo chiamare dissolvimento delle emozioni e del senso di consapevolezza, con la disposizione a continuare ad agire come prima. In questo modo la consapevolezza rischia di diventare il principio di una rimozione e vince la forza dell’abitudine.
Possiamo però fare diversamente.
L’azione, che è ciò che ci distingue come esseri umani, può essere messa in campo in diversi modi, sfruttando la buona notizia che siamo esseri capaci di creatività e di generazione di soluzioni inedite e innovative.
Nei comportamenti di ogni giorno possiamo iniziare a cambiare una cosa, partendo proprio da una sola, dall’eliminare le bottiglie di plastica, all’uso delle scale al posto dell’ascensore, alla riduzione delle carni rosse nell’alimentazione, per fare solo qualche esempio. Una cosa alla volta, ma fatta davvero e con costanza.
Nelle scelte della nostra vita possiamo acquisire conoscenza, formandoci all’attualità, e scegliendo di intraprendere iniziative concrete, da soli o insieme ad altri, imprenditoriali o manageriali, per sfruttare al meglio le opportunità che la sostenibilità ci mette davanti.
Conoscere e agire sono le vie per fare della sostenibilità necessaria un’opportunità possibile.
Autore: Ugo Morelli, Direttore scientifico corso executive CUOA “Modelli di business per la sostenibilità ambientale”, Professore di Scienze Cognitive applicate al paesaggio e alla vivibilità presso l’Università di Napoli Federico II
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