Il mondo cambia ad una velocità notevolmente superiore rispetto al passato. La dinamicità dei mercati impone alle aziende di tutti i settori industriali di trasformarsi per essere competitive. Questa trasformazione è obbligatoria ed è abilitata dall’utilizzo di tecnologie digitali innovative che spaziano da quelle più consolidate a quelle emergenti. Tutte comunque determinanti nel percorso evolutivo delle aziende, e nella crescita del business.
Dal recente studio di PwC, il Global Digital Operations Study, emerge che ad oggi solo il 10% delle aziende ha realmente abbracciato la trasformazione digitale, e questo 10% è costituito da aziende che vengono identificate come Digital Champion.
I Digital Champion si distinguono grazie alla capacità di indirizzare la trasformazione bilanciata dei 4 ecosistemi di business che costituiscono le fondamenta della catena del valore digitale:
1. Customer Solutions Ecosystem
Nell’ambito di un continuo miglioramento del proprio service offering digitale, i Digital Champion sono eccellenze in grado di interpretare in maniera strategica le informazioni, i dati e la conoscenza dei clienti, confezionando così soluzioni e proposte personalizzate e mirate per venire incontro alle loro esigenze, integrando i prodotti tradizionali con le nuove tecnologie e metodologie
2. Operations Ecosystem
L’ecosistema delle operations è la spina dorsale di una catena di valore efficiente e riveste un’importanza fondamentale nel supportare il Customer Solution Ecosystem dall’ideazione, alla realizzazione del prodotto, alle attività di supply chain, manufacturing e logistica. Un ecosistema operations efficiente e fortemente digitalizzato è un asset di grande valore sia per la pianificazione strategica che per l’execution in termini di ottimizzazione della velocità produttiva necessaria ai Digital Champion per rispondere alle richieste del mercato e alle aspettative dei clienti.
3. Technology Ecosystem
I sistemi informatici rivestono un ruolo chiave nella realizzazione della trasformazione digitale, che deve necessariamente passare per strumenti tecnologici, sia software che hardware, a supporto di tutti gli altri ecosistemi. La maggior parte dei Digital Champions è in grado di identificare chiaramente le tecnologie necessarie e più adatte ad offrire al cliente quel valore aggiunto che genera un vantaggio competitivo, determinandone così anche il livello di performance atteso.
4. People Ecosystem
Sempre lo studio di PwC mette in risalto, inoltre, come l’ecosistema People, che è l’ambito della competenza e della cultura organizzativa, sia il dominio che supporta la trasformazione digitale con strategie di sviluppo delle competenze e percorsi di carriera, di valorizzazione dei talenti, comportamenti e inclinazioni delle risorse umane. Nella maggior parte dei casi le aziende, anche quelle più virtuose in termini di trasformazione digitale, mancano di visione strategica e cultura per realizzare appieno quell’umanesimo tecnologico che sempre di più pone al centro dell’evoluzione del business le persone.
Ma perfezionare la tecnologia serve soprattutto a gestire la complessità umana. In particolare, far leva su processi di automazione in grado di gestire attività ripetitive supporterà la creatività umana liberandola e non sostituendola. Con questo orizzonte il connubio uomo-tecnologia, dove il fattore umano è centrale, non potrà che facilitare la vita a tutti e abilitare l’evoluzione sociale grazie alle “intelligenze” umane e artificiali.
Uno spirito sinergico che aiuterà le aziende a ridisegnare i modelli organizzativi e di business con nuovi spunti e idee innovative, utilizzando la tecnologia digitale per dare impulso alle efficienze aziendali e la creatività umana per ripensare il cambiamento.
In questo contesto l’upskilling delle risorse gioca un ruolo fondamentale per l’acquisizione di quelle nuove competenze capaci di mettere il capitale umano al centro dello scenario competitivo.
In tale ambito, secondo i dati della PwC CEO Survey 2019, il 54% dei CEO italiani valuta con attenzione la “disponibilità di competenze chiave” e fatica a reperire nuovi talenti all’esterno, il 65% dei CEO italiani ritiene sia diventato più complesso assumere nuovi talenti e il 42% ritiene che ciò sia imputabile ad una carenza di personale qualificato in ambito Human Capital.
Insomma, una sfida tecnologica che mette al centro le competenze ed il capitale umano, un ambiente ideale per le aziende agili che fanno del grado di innovazione e non della dimensione il loro punto di forza.
Autore: Riccardo Clocchiatti – Business Partner presso PwC Italy Responsabile Nord Est
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