La Lean ce lo insegna da tempo.
Mai come in questo momento, tutti noi stiamo sperimentando, per costrizione o volontà, la necessità di mettere in atto alcuni comportamenti che, in tempi normali non avremmo di certo preso in considerazione. Alcuni di questi sono, a dir poco, “contro intuitivi”, e per questo ancor più difficili da interiorizzare.
Un esempio è dato dalla richiesta di fermarsi (#iorestoacasa), tutti, per fare in modo che l’emergenza sanitaria si risolva al più presto. Questa imposizione, dopo un primo momento di incredulità e di rifiuto, mi ha permesso di riconoscere come possa, invece, risultare un’opportunità per pensare a un nuovo modo di vivere, facendomi ricordare che proprio la Lean insegna quanto sia fondamentale “fermare la linea” per risolvere subito il problema. Continuare ad andare avanti, ininterrottamente, non permette di riflettere su quello che si sta facendo e porta a non riconoscere i difetti e gli sprechi generati da un comportamento non consapevole.
Non solo non siamo abituati a fermarci, ma nemmeno a tenere conto che un’azione svolta da ognuno di noi ha un forte impatto sulle altre persone. Spesso, risulta molto difficile capire che se ognuno di noi agisce in un certo modo, meglio se corretto, questo porta un vantaggio anche al nostro vicino e, così, a cascata anche rispetto a chi è lontano da noi.
La mentalità del “tener conto degli altri”, cioè di realizzare un’attività solo se c’è un effettivo bisogno, chiedendosi, fin dall’inizio “perché” si sta agendo in un certo modo, è tipica di chi applica la metodologia Lean che ha, tra i suoi principi, quello di svolgere azioni soltanto se effettivamente richieste dal cliente, cioè dal mercato, in modo da evitare l’accumulo di materiale o la non soddisfazione di un bisogno.
Prima di questa emergenza, ognuno di noi, era abituato a considerarsi “un elemento singolo”, con le proprie esigenze ritenute “prioritarie”, senza tenere conto che un proprio comportamento ha un effettivo impatto anche sugli altri. Ora non è più così e non potrà più esserlo!
La Lean ce lo insegna da tempo, non tanto e non solo mettendo a disposizione un insieme di tecniche che risultano efficaci soltanto se accompagnate da un cambio di mentalità che porta a ritenere ciascuno di noi come parte di un UNICO sistema, all’interno del quale ognuno è interconnesso e nessuno può arrivare all’obiettivo senza l’aiuto di TUTTI.
Autore: Silvia Cariolato, Responsabile CUOA Lean Center