Non c’è dubbio che l’incertezza dominerà questo periodo storico: il marketing dovrà pensare a come adattarsi a una nuova normalità che potrebbe cambiare repentinamente. Giuseppe Pasciuti, faculty member di MBA Imprenditori di CUOA Business School, spiega quali sono le principali scelte di marketing che le imprese dovrebbero adottare.
A prescindere da come e quanto il nostro business sia stato colpito dall’attuale crisi, anche i nostri clienti stanno affrontando la stessa situazione, quindi il nostro ruolo nella loro vita dovrà adattarsi. Non c’è dubbio che incertezza e paura domineranno questo periodo, e il marketing dovrà pensare a come adeguarsi ad una nuova normalità che potrebbe cambiare di giorno in giorno o addirittura di ora in ora.
Per tutti:
- Dobbiamo essere agili nel breve periodo, e prepararci ad affrontare cambiamenti continui e repentini. Potremmo trovarci ad abbandonare alcune campagne o modificare messaggi e offerte, ma dal momento che non sappiamo per quanto questa situazione potrebbe durare, dobbiamo essere pronti a intraprendere percorsi imprevedibili investendo sulle competenze di marketing delle persone (ascolto, comprensione, azione).
- Condividiamo internamente con cadenza regolare ciò che stiamo facendo. Molte delle nostre decisioni di marketing stanno cambiando, dobbiamo essere sicuri di aver condiviso quali sono i nuovi piani e come le nostre azioni stanno performando per cogliere tutte le opportunità che si palesano.
- Controlliamo i nostri messaggi e i flussi di comunicazione. Assicuriamoci che il flusso di comunicazione e i messaggi in essere siano ancora rilevanti e che soddisfino il contesto ambientale nel quale sono diffusi.
Per chi ha rallentato:
Se ci trovassimo nella condizione di aver perso molto terreno a causa dell’attuale clima ma l’azienda disponesse della liquidità per far funzionare l’attività e la struttura organizzativa fosse ancora intatta…
- Concentriamoci sui progetti. Proprio come faremmo nella vita personale dedicando il tempo ad un progetto domestico, usiamo questo periodo di bassa attività per riprogettare o intervenire costruttivamente su alcuni elementi di creazione di valore per il mercato partendo dalla nostra capacità di immergerci nei panni dei nostri clienti o potenziali tali.
- Rimaniamo connessi con i nostri clienti, ma non abusiamo della comunicazione. Se il nostro prodotto o servizio principale non è così fondamentale nell’attuale situazione, rallentiamo notevolmente la cadenza delle comunicazioni. Se abbiamo sviluppato contenuti editoriali, forse questo è il momento di tirarli fuori.
- Estendiamo e allarghiamo le offerte fedeltà e le occasioni speciali. Assicuriamoci che eventuali punti fedeltà o offerte per particolari occasioni (ricorrenze) siano ancora validi quando le persone “riemergeranno”. Non lasciamoli scadere mentre le persone sono rifugiate in casa. Se alcune delle nostre offerte sono valide solo in negozio, permettiamo che vengano fruite anche online nel caso in cui i clienti desiderino godersele da casa.
Per chi ha accelerato:
Se siamo un’azienda che si è vista aumentare le richieste dei propri prodotti/servizi…
- Definiamo cosa i clienti possono aspettarsi da noi. Utilizziamo la comunicazione per trasmettere cosa i clienti posso aspettarsi in merito a eventuali variazioni ai servizi offerti (ritardi di spedizione, limitazioni nella disponibilità di prodotti, orari limitati dei call-center, orari dei negozi, ecc.).
- Aiutiamo le risorse umane con le assunzioni. Potrebbe non sembrare un’attività importante per il marketing, ma coprire le posizioni critiche, per garantire che le interruzioni dell’esperienza del cliente siano minime, contribuirà ad aumentare il valore del brand e a fidelizzare nel lungo periodo.
Autore: Giuseppe Pasciuti, consulente aziendale di Marketing e Faculty member MBA Imprenditori
4 giugno 2020
Percorso consigliato:
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