Come sappiamo, il Toyota Production System, da cui trae le sue origini il Lean Management, è nato in tempi di crisi, pertanto, risulta essere un approccio adatto alla risoluzione di problemi che nascono in condizioni di emergenza. In particolare, l’approccio lean ci insegna ad affrontare la realtà in modo razionale, con una forma mentis orientata al metodo scientifico, evitando di farci trasportare dall’emotività e di prendere quindi decisioni controproducenti nel breve-medio periodo.
Questo avviene, sia attraverso l’applicazione di tecniche finalizzate alla riduzione degli sprechi, che tramite l’acquisizione di un mindset organizzativo basato sul coinvolgimento delle persone che, di fronte alle difficoltà, agiscono in team con l’obiettivo di concentrarsi su ciò che è veramente importante (cioè a valore), risultando efficaci nel risolvere, il più velocemente possibile, le criticità dettate dall’alta variabilità dell’ambiente esterno.
L’approccio Lean non costituisce una soluzione a tutti i problemi, ma può contribuire, a seconda delle situazioni, a fornire risposte efficaci per affrontare i momenti di difficoltà. Durante la crisi, alcune imprese hanno dovuto aumentare la loro capacità produttiva, mentre altre si sono fermate. Nel primo caso, il Lean è stato utile, ad esempio, nella riorganizzazione dei processi, nella revisione del layout di fabbrica e nei vari interventi legati all’aumento della sicurezza sul lavoro. Per quelle realtà che, invece, hanno subito un rallentamento del loro operato, l’approccio lean è stato di supporto nel suggerire pratiche che consentono di focalizzarsi sul valore per il cliente, in modo da mantenere ancora più stretto il rapporto con il proprio mercato.
A livello di gestione della supply chain, il lean management offre indicazioni per mettere a punto pratiche di fornitura snella. Tra queste, l’applicazione di tecniche di mappatura della catena di fornitura, finalizzate sia a identificare i componenti più critici che ad individuare i fornitori chiave, si rivela utile per evidenziare le eventuali “strozzature” e definire il livello di quantità delle scorte (sia di materia prima che di prodotto finito) verificando così il livello di liquidità a disposizione e liberando “ossigeno” per poter sopravvivere.
Ogni impresa deve trovare la propria strada, non esistono soluzioni uguali per tutti. Risulta comunque evidente che le aziende che hanno reagito meglio alla crisi, cioè che si sono adattate più velocemente alla situazione, sono quelle che hanno applicato maggiormente il concetto di ridondanza cognitiva, diversa dalla ridondanza fisica, rispetto alla quale il Lean è contrario. Sapere più di quello che serve consente di superare meglio i momenti di crisi. Pertanto, investire sulle capacità tecniche delle persone è sicuramente utile in futuro e ancor più se questo si accompagna ad una gestione organizzativa che punta su una maggiore responsabilizzazione delle persone ed autogestione dei team.
Il TPS è traducibile anche in Thinking People System, cioè un sistema di persone pensanti. Investire sulle competenze delle persone consente di immagazzinare conoscenza spendibile nei momenti di difficoltà. Sono, infatti, le persone che consentono di fare vera innovazione in azienda e per questo, tanto più in un mondo che si caratterizza per essere estremamente complesso, i cervelli vanno tenuti “accesi”.
Tutto questo ci fa capire che in situazioni di emergenza le imprese devono impegnarsi per garantire la loro sopravvivenza. Nel breve e medio periodo, però, proprio perché le persone sono il vero valore dell’impresa, è importante investire nella formazione dei propri collaboratori. Le imprese che sono sopravvissute di più sono quelle che hanno messo a frutto il capitale umano e ciò può avvenire solo se l’imprenditore si convince di questo, impiegando il tempo “non produttivo” in attività a valore aggiunto per il futuro.
È interessante infatti scoprire come molte realtà aziendali che applicano da anni la metodologia lean stanno gestendo la fase di ripresa. I loro manager e imprenditori ci dimostrano, con i fatti, come le loro aziende sono riuscite ad adattarsi meglio alla situazione, reagendo in maniera positiva alle sfide che si sono presentate, con l’obiettivo di superare una crisi che pone tutti in una situazione di forte incertezza, ma che offre, per chi è in grado di coglierle, importanti opportunità di miglioramento.
Autori: Silvia Cariolato, Valeria Monarca, Eva Ronconi, Team CUOA Lean Center