Molto probabilmente, il 2020 verrà a lungo ricordato come l’anno del Covid-19 e della conseguente crisi economica globale più significativa del nuovo millennio. Marco Costamagna, componente della faculty di MBA Imprenditori di CUOA Business School, spiega perché proprio in questi frangenti sia indispensabile adottare gli strumenti della pianificazione di breve e di medio termine.
Ogni crisi, dopo l’inevitabile choc iniziale, impone a Governi, Istituzioni e Società (tra cui cittadini, lavoratori e imprese) una presa di coscienza e una reazione più veloce ed efficace possibile: la storia ce lo insegna, dopo ogni crisi, dopo ogni curva calante dell’economia, c’è la curva crescente della ripresa, che bisogna essere pronti ad «agganciare» per primi.
Tutte le crisi, infatti, dal punto di vista economico-finanziario, si caratterizzano per essere tempo di nuovi paradigmi, nuovi patti, nuove partnership: le crisi richiedono agli imprenditori ed ai managers di passare dalle abituali competenze di sviluppo a competenze di consolidamento, ma sempre con uno sguardo al futuro, al medio termine.
Per questo, ancor più in tempo di crisi, la predisposizione di un Forecast economico e di un Budget finanziario per rispondere all’emergenza di breve termine, e di un Piano industriale per il successivo rilancio, costituiscono una inderogabile necessità per le imprese, sia ai fini interni – per non farsi prendere dal panico ma, invece, definire gli obiettivi e le linee di azione per uscire dalla crisi prima dei propri competitor – sia nei rapporti con i propri stakeholder (i.e. sistema creditizio, clienti, fornitori).
Il Forecast economico è lo strumento per simulare e valutare in anticipo l’effetto della crisi sul Conto Economico e pianificare tempestivamente le azioni di contenimento delle perdite.
Il Budget finanziario è lo strumento per simulare e valutare in anticipo l’effetto della crisi sui flussi finanziari (entrate e uscite di cassa) e sui fabbisogni di cassa di breve termine, e pianificare tempestivamente le azioni per gestire la liquidità. Il piano industriale è uno strumento operativo composto da una parte qualitativa che esplicita in maniera pro-attiva e anticipatoria gli obiettivi dell’impresa in un orizzonte temporale pluriennale (di solito tre anni) e descrive i piani di azione che ciascuna area aziendale (commerciale, acquisti, produzione, ricerca & sviluppo, risorse umane etc.) deve porre in essere per raggiungerli, e da una parte quantitativa che ne simula le conseguenze economico-finanziarie sui bilanci dell’azienda, permettendo così gli eventuali aggiustamenti alla strategia ed agli action plan necessari ad assicurare all’impresa il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario.
Autore: Marco Costamagna, Faculty member MBA Imprenditori e Partner Sinedi
4 giugno 2020