Sintesi dal live & social event di Padova, organizzato da AIDP – ANDAF – IIM Institute of Interim Management
Il temporary management è utile e piace alle PMI del Triveneto per aiutarne crescita, sviluppo e uscita dalla crisi pandemica. E piace anche alla banche che lo vedono come potenziale alleato e facilitatore di un migliore rapporto con la piccola e media imprenditoria. Se ne è discusso nell’evento organizzato da AIDP, ANDAF e IIM Institute of Interim Management moderato da Filiberto Zovico di Italy Post.
Fulcro dell’evento è stato il tema della managerializzazione delle PMI con il supporto del sistema bancario, specie nella ripartenza post COVID 19.
Maurizio Quarta (Temporary Management & Capital Advisors) ha indicato “le competenze manageriali come baricentro del triangolo, specie alla luce del temuto default post emergenza di molte PMI e del relativo impatto sistemico sulle banche e sul loro portafoglio. Il temporary management è strumento ottimale per portare nelle PMI competenze di alto livello, immediatamente operative e in tempi molto brevi, con l’ulteriore capacità di operare in contesti straordinari, quale l’attuale”.
Questo anche per le aziende più piccole, nella declinazione part time/fractional, delineata da Paolo Gubitta (Direttore Scientifico del Centro per l’Imprenditorialità e il Family Business di CUOA Business School) nell’accattivante metafora del tap manager in cui, come dice Angela Montanari (yourCFO) il manager “struttura l’agenda in base a presenze mirate verticali o orizzontali.”
Si può parlare di bancabilità del temporary management, ovvero di banche che finanzino progetti in PMI e in situazione di crisi? Andrea Berna (Banca Ifis) invita le PMI a riflettere: “l’importanza del management nell’impostare un confronto trasparente e costruttivo con la banca… la sua capacità di raccontare l’impresa, attraverso informazioni hard e soft; business plan credibili e realizzabili, capaci di mettere nero su bianco la visione dell’imprenditore; … capacità di instaurare con la banca un dialogo trasparente … La trasparenza vince sempre”
Stefano Marabotto (Consorzio Rete innovativa Regione Veneto Innosap) ne ha sottolineato il ruolo per l’Agrifood: “nel 2020-21, ci concentriamo sull’approfondire il ruolo trasformativo del temporary manager, figura di alto livello, profondo conoscitore delle dinamiche di comparto, in grado di guidare processi chiave per lo sviluppo del vantaggio competitivo del comparto.”
Per utilizzarlo bene bisogna cambiare mentalità: ancora Gubitta parla di “capacità di delegare, condividere informazioni e misurare le performance con metodo”, mentre Maurizio Castro (Gruppo ACC e Direttore Scientifico Executive Master CUOA in Crisis & Change Management) ritiene che “sia necessario un approccio radicalmente nuovo da parte dell’imprenditoria nordestina a vocazione familiare, con un viraggio vigoroso dalla consuetudinaria concezione proprietaria dell’azienda a una nuova e scandita concezione istituzionale”.
“L’ausilio di algoritmi matematici, l’approccio scientifico e l’esperienza dei consulenti” possono secondo Barbara Targa (EXS) aiutare ad identificare il buon Leader.
Autore: Maurizio Quarta, Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors