Nei processi di trasformazione e nei percorsi di miglioramento, un elemento imprescindibile è il coinvolgimento delle persone. Questo non significa solo farle appassionare allo sviluppo aziendale, ma anche fornire loro gli strumenti per apportare innovazioni e scoprire nuove opportunità. Lo strumento più potente per affrontare situazione complesse in modo efficace e proattivo si chiama pensiero scientifico ed è strettamente collegata ai Toyota kata.
Nella bibliografia dedicata all’azienda automobilistica giapponese, culla del miglioramento continuo, si trovano molti racconti sui tentativi di copiare il modello Toyota che non sono andati a buon fine. Questo perché dall’esterno si possono vedere e cercare di importare le tecniche, che però rappresentano solo la manifestazione di un modo di ragionare scientifico, acquisito dalle persone che lavorano in quella organizzazione.
Come si sviluppa quindi un modo di pensare scientifico che generi valore, risultati, standard e tutto ciò che ha reso Toyota un esempio? Tramite gli Starter Kata, brevi routine che aiutano l’adozione di nuovi modi di agire e pensare.
Nel karate, da cui ha origine la parola kata, questi indicano una routine costituita da diversi movimenti. Nei percorsi di miglioramento personale e professionale, gli Starter Kata servono a comprendere come affrontare nuove sfide e puntano a rendere automatico il pensiero scientifico.
Nel libro “Toyota kata. Guida pratica”, scritto da Mike Rother e tradotto da euxilia, l’autore spiega che la pratica degli Starter Kata, viene utilizzata per sviluppare set di abilità di problem solving efficaci e per trasmetterle da persona a persona, fino a costruire un efficace lavoro di squadra.
Quando si parla di routine di pratiche ed esercizi, ai più viene naturale pensare ad un irrigidimento dei comportamenti. Al contrario, queste ripetizioni sono necessarie a fornire un metodo, che potrà in un secondo momento essere applicato ed adattato a diverse situazioni. Il concetto alla base di queste routine è la ripetizione dei fondamentali al fine di interiorizzarli per poi sviluppare deinuovi kata, più utili alle circostanze specifiche. Questo significa che ogni azienda, nel tempo, può personalizzare il proprio set di Starter Kata per renderlo adatto al contesto in cui opera.
Attraverso la pratica dei kata si possono ottenere anche vantaggi legati al maggior coinvolgimento delle persone, ad una maggior velocità di esecuzione di esperimenti e di generazione di apprendimenti e alla facilità di trasferimento del metodo, una volta che vengono capiti e interiorizzati i concetti alla base.
Il pensiero scientifico, appreso attraverso i kata, permette di acquisire un metodo che spinge le persone a raccogliere evidenze e dati oggettivi, invece di saltare alle conclusioni, per comprendere la strada migliore per risolvere il loro problema.
In un contesto come quello attuale, in cui le sfide che le aziende affrontano sono sempre più complesse e non esistono soluzioni preconfezionate, il pensiero scientifico è lo strumento principale a disposizione delle persone per individuare le soluzioni vincenti e i kata sono il metodo migliore per aiutare a sviluppare questo modo di pensare.
Autore: Alberto Zevi, Business & Executive Coach euxilia
Percorso consigliato:
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Acquisire il pensiero scientifico e diffonderlo nelle organizzazioni.