Nell’era del digitale 4.0 le aziende sono caratterizzate da quattro elementi, che caratterizzano la situazione attuale.
Il primo elemento è quello di essere immerse in un ambiente VUCA (Vulnerability, Uncertainty, Complexity, Ambiguity), caratterizzato da cambiamenti sempre più rapidi ed intensi che mettono alla prova la competitività dell’azienda.
Il secondo elemento è costituito dalla tipologia di persone che ne fa parte, molto diversa dalle generazioni precedenti e definita da Simon Sinek “Millennials”. I cosiddetti Millennials (nati fra i primi anni ottanta e la metà degli anni novanta) vengono descritti come più esigenti, difficili da gestire, narcisisti, pigri e ritengono che tutto sia loro dovuto.
Il terzo elemento consiste nella velocità dell’organizzazione richiesta per adattarsi ai cambiamenti: inferiore alla velocità con cui cresce la tecnologia (Legge di Martec). Esiste, infatti, un grosso gap da colmare tra i continui cambiamenti tecnologici e il modo in cui le organizzazioni evolvono e si adattano a tali cambiamenti.
Il quarto elemento è la non-definizione, o la non-realizzazione, di una vera strategia (citazione dal libro “Allineamento per il successo. Come creare una trasformazione lean sostenibile”, edito da Guerini Next, Coeditore CUOA Business School, a cura di Andrea Furlan). Nove aziende su dieci non raggiungono gli obiettivi strategici, meno del 10% delle aziende hanno una strategia ben formulata e soltanto il 25% dei manager hanno obiettivi legati alla strategia.
La Leadership 4.0 non è altro che la capacità da parte del Leader di gestire al meglio questi quattro elementi.
Un vero Leader, pertanto, è chiamato ad arricchire continuamente il suo profilo con specifiche competenze per stare al passo con i tempi. Per fare questo, è necessario acquisire quattro competenze chiave:
- la prima richiede un forte investimento sulla propria crescita personale e professionale. Per sopravvivere in un ambiente che muta velocemente bisogna adattarsi, diceva Darwin. Cioè, i Leader di oggi devono adattarsi continuamente e velocemente ai cambiamenti.
- La seconda competenza richiede che un Leader sappia responsabilizzare e far crescere i propri collaboratori.Il Leader deve essere prima di tutto un coach che sappia ascoltare, fare domande, dare feedback e soprattutto che faccia emergere le migliori qualità delle persone, al fine di consentire loro di risolvere i problemi, migliorare le performance e raggiungere i risultati prefissati.
- La terza componente è riuscire a stimolare ogni giorno l’apprendimento e l’innovazione in azienda. Il ruolo del Leader è creare la giusta tensione per stimolare al massimo la creatività. Più le persone si sentono partecipi del cambiamento in atto e più sono consapevoli dei risultati raggiunti. Questo comporta che, a tutti i livelli, si riesca ad individuare dove è necessario innovare e portare avanti il miglioramento.
- La quarta e ultima competenza è saper creare una visione comune, allineando gli obiettivi. Si parte dalla definizione della sfida, si definiscono gli obiettivi e si sviluppa la strategia per raggiungerli. Gli obiettivi e la strategia, una volta definiti, vanno trasferiti senza imporli, ma raccogliendo il feedback di ciascuna persona coinvolta (Catch-ball). Questo passaggio è fondamentale per assicurarsi che tutti siano realmente ingaggiati nella sfida aziendale, si sentano in grado di raggiungere gli obiettivi, condividano la strategia e siano consapevoli di poter contribuire alla realizzazione di qualcosa di più grande.
Autori: Bastiaan Brouwer e Marco Baldini, Faculty Member CUOA
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