È stato un lungo percorso quello che ha portato alla conclusione del progetto per ottenere la certificazione Lean Six Sigma Green Belt, iniziato molto prima della partecipazione al corso di CUOA Business School.
Entrambe le persone coinvolte possiedono solide basi nel campo della Lean.
Flavio, consulente di direzione, specializzato in progetti di Lean Management e Marketing per piccole aziende, ha frequentato diversi corsi del CUOA. Gianpietro, ex-manager con esperienze lavorative ed un MBA negli USA, ha iniziato ad occuparsi della materia sin dal 1994 e avendo lavorato nel settore Automotive per oltre 25 anni ha accumulato diverse partecipazioni a progetti Lean. L’iscrizione al Corso di Certificazione Lean Six Sigma Green Belt aveva l’obiettivo di validare e consolidare le competenze acquisite in anni di lavoro sul campo.
Il corso si è svolto in modalità online e ha preso avvio a giugno 2020 durante le improvvise restrizioni per il COVID-19. A parte un iniziale senso di ‘disagio’ per la situazione non usuale alla quale non eravamo ancora abituati, tutto si è svolto in modo scorrevole e molto piacevole. La struttura del corso e la grande professionalità e competenza sull’argomento della docente hanno fatto sì che il programma fosse per noi un percorso efficacie. Il gruppo, molto eterogeno per età, professionalità ed esperienze lavorative, si è integrato perfettamente sin dai primi incontri e la sintonia creatasi ha valorizzato ulteriormente il percorso formativo.
Il corso ha coperto tutti gli argomenti della tecnica Six Sigma di base e ha fatto comprendere in maniera chiara e rapida come questa metodologia consenta di analizzare il flusso di un progetto in cui siano disponibili dati che correlano uno o più output di un processo con una o più variabili di ingresso dello stesso. Utilissimo, anche se non di facile intuizione, si è rivelato l’utilizzo di MINITAB, un software che consente di effettuare calcoli statistici su qualsiasi base dati.
Prima del test finale del corso, i partecipanti sono stati incaricati di individuare un progetto che consentisse loro di utilizzare gli strumenti e le tecniche apprese. A questo punto, e grazie all’ampia sintonia creatasi tra i partecipanti, è parso ideale a Flavio e Gianpietro collaborare. Flavio, in qualità di consulente, in quel periodo stava conducendo un’attività di miglioramento e riorganizzazione dei processi all’interno dell’azienda Padova Packaging S.r.l., una piccola realtà produttiva specializzata nel confezionamento automatico di sacchetti accessori per conto terzi. Gianpietro, alla ricerca di nuove opportunità professionali, poteva sfruttare le proprie competenze per supportare il progetto elaborando i dati necessari per testare ipotesi e trovare le giuste correlazioni.
Identificato lo sponsor del progetto, nella figura del titolare dell’azienda Federico Della Marta, si è iniziato a definire il perimetro dell’iniziativa e le specifiche del progetto. Partendo dall’analisi delle attività a maggior valore delle 8 linee di confezionamento automatico presenti in azienda, il team ha iniziato ad identificare le 2 linee con il maggior valore aggiunto in termini di fatturato e margine di contribuzione, gli output di maggior interesse per il business e la base dati su cui operare l’analisi, considerando come prioritario, vista la tipologia di azienda, la voce del business, ovvero quella della proprietà.
Completati i primi passi utilizzando la Project Chart e le tabelle SIPOC, si è iniziato ad operare direttamente sulle linee, andando a validare gli strumenti utilizzati. L’analisi effettuata ha permesso di far emergere come uno degli strumenti utilizzati in linea per determinare la conformità della confezione a seconda del peso rilevato non rispettasse i criteri di ripetibilità necessari per validare i dati raccolti. Questa conclusione ha permesso all’azienda di sostituire lo strumento in linea con uno più adatto e affidabile.
In contemporanea si è iniziata un’attività di informazione e formazione degli operatori delle linee analizzate nel progetto, al fine di sensibilizzare il personale rispetto alla necessità di standardizzare la raccolta dati e coinvolgere tutti gli stakeholders.
Dopo circa 3 mesi dalla fine del corso e l’inizio del progetto, è iniziata la fase di elaborazione con MINITAB dei dati acquisti e delle correlazioni tra gli scarti per lotto prodotto (variabile di output) e le variabili di input identificate (esperienza degli operatori, operatori stessi, composizione delle confezioni prodotte, loro peso e altri). In questa fase sono emerse diverse difficoltà legate al fatto che i dati raccolti non erano facilmente trasformabili, le quali sono state risolte grazie al supporto della docente che ha saputo indirizzarci nell’applicazione delle competenze acquisite e nelle potenzialità di MINITAB.
Le competenze e capacità dei singoli operatori sono state identificate come il principale input su cui operare per ridurre gli scarti sulle linee e ciò ha permesso di comprendere come le attività di Lean Management iniziate da Flavio nei mesi precedenti potevano essere in grado di dare un senso e una soluzione agli obiettivi posti. Ci si è quindi concentrati sulle iniziative 5S e di standardizzazione, creando degli Standard Work per le operazioni di settaggio delle linee, le manutenzioni ordinarie e le pulizie delle aree di lavoro attorno alle linee.
Infine, i dati e l’analisi del processo attraverso indicatori quali i CPK e il Process Sigma hanno confermato un trend di miglioramento consistente e il raggiungimento degli obiettivi concordati con lo sponsor.
Questa esperienza ci ha permesso di combinare le tecniche della metodologia Lean con l’approccio statistico Six Sigma, sperimentando come la relazione di specifiche variabili porta ad aumentare le performance dei processi e a creare una sintesi perfetta per il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Autori: Flavio Alberti e Gianpietro Meggiolaro, Project Leaders e allievi del corso Certificazione Lean Six Sigma Green Belt 2ª edizione e Federico Della Marta, Sponsor
Percorso consigliato:
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