CUOA per le famiglie imprenditoriali

Generazioni che decidono nell’impresa familiare

La sovrapposizione tra le dinamiche della famiglia imprenditoriale e le regole dell’impresa fa sì che i processi decisionali nelle imprese familiari a volte siano più complessi rispetto a quel che si verifica in altri contesti. Paolo Gubitta (direttore scientifico CEFab by CUOA) ci offre una chiave di lettura per inquadrare il tema.


C’è una battuta fulminante, attribuita a un anonimo autore, che ben sintetizza alcune dinamiche che si verificano nelle imprese familiari quando generazioni diverse si trovano a prendere decisioni di peso per l’impresa e per la famiglia.

La battuta fa così:

«Passi i primi due anni delle loro vite insegnando loro a camminare e parlare. Poi passi i sedici successivi dicendogli di sedersi e stare zitti»

Il trasferimento di abilità, competenze, orientamenti comportamentali e valoriali da una generazione all’altra è l’essenza dell’impresa a proprietà familiare e uno dei fattori che incide positivamente su crescita, sviluppo e continuità di queste imprese, perché permette sia di consolidare le tradizioni, sia di aprirsi a percorsi di innovazione.

Il trasferimento intergenerazionale della cultura aziendale si ibrida con le conoscenze e le competenze di cui sono portatrici le generazioni più giovani, che sempre più spesso seguono percorsi formativi e professionali in contesti internazionali.

L’incontro tra questi flussi di conoscenze e competenze a volte porta a un impasse decisionale: succede quando, anche a fronte del cambiamento degli scenari economici, competitivi e tecnologici, emergono punti di vista diversi sul dove portare l’azienda di famiglia in termini di settori, prodotti e mercati e sul come agire per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Dal punto di vista gestionale, il rischio è sia rallentare le attività, fino al punto di paralizzarle, sia arrivare a decisioni che sono una via di mezzo, un compromesso che non soddisfa pienamente nessuna delle generazioni presenti in azienda e che, invece, può compromettere la solidità o le opportunità di sviluppo per l’azienda.

Dal punto di vista familiare, invece, è sempre dietro l’angolo il rischio di generare tensioni sulle questioni aziendali, che poi si trasferiscono anche nelle dinamiche familiari e alimentano circoli potenzialmente negativi.

È per queste ragioni che le famiglie imprenditoriali devono dotarsi degli strumenti per imparare a raggiungere il consenso attorno alle decisioni, anche quando si parte da posizioni molto distanti.

Autore: Paolo Gubitta, professore di Organizzazione aziendale e Imprenditorialità all’Università di Padova e direttore scientifico di CEFab by CUOA

7 aprile 2021