Il percorso di crescita di Dorado, l’azienda della famiglia di Aldo Rossi (alumno MBA Imprenditori 13 2018-2020), è stata sintetizzata nella rubrica «Lepri del Nordest» sul numero di aprile 2021 di Corriere Imprese Nordest, a firma di Paolo Gubitta (direttore scientifico CEFab by CUOA).
Il benessere degli animali da compagnia o d’affezione (cani e gatti, in primis) è un mondo affascinante, in cui si incrociano civiltà (diritti e doveri), stili di vita (sociali, familiari, individuali), scienza (processi cognitivi, nutrizione) e imprenditorialità virtuosa. Al centro di questo incrocio, ci sono anche la veneziana Dorado e la famiglia Rossi, che combinano visione strategica, ricerca e organizzazione: 23 milioni di fatturato nel 2020 (erano 12 nel 2015), staff di 70 persone più una rete di agenti e un team di informatori scientifici, export al 12%, focus su negozi specializzati e indipendenti.
1991: l’intuizione
Dorado è fondata nel 1991 da Renato Rossi (classe 1940), che intuisce l’importanza di produrre cibi di qualità per migliorare la salute di cani e gatti, si mette a studiare le intolleranze e crea un alimento a base di pesce per trattare le patologie alimentari dei pets. È lo stesso anno in cui l’Italia, con la legge quadro 14 agosto 1991, n. 281, dichiara che «lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione». Il tempismo è un tratto distintivo degli imprenditori di successo, che diventa vantaggio del first mover.
2004: il punto di svolta
Dopo la laurea in medicina veterinaria, Nicoletta Rossi (figlia del fondatore) va a specializzarsi negli Stati Uniti, fa ricerca sulle intolleranze alimentari per i cani e intuisce come ottimizzare i trattamenti terapeutici. Quando rientra, ha 30 anni e suggerisce alla famiglia di specializzarsi su alimenti con formulazione monoproteica e monocarboidrato. Prodotti così concepiti, se impiegati per trattare una patologia, riducono l’esposizione dell’animale ad ingredienti potenzialmente allergici e velocizzano l’individuazione delle cause della patologia. È la «dieta di esclusione», che oggi Dorado ha esteso a patologie come zoppia dei cani, insufficienza renale, diabete e altre.
2015: la crescita
Dieci anni fa, Dorado inserisce il veterinary general manager, che coordina sviluppo della rete di informatori scientifici e politiche con le cliniche veterinarie, e nel 2017 l’operation manager. Sono i presupposti per la recente e poderosa crescita, che dietro le quinte ha Aldo Rossi (figlio del fondatore). Laurea in economia e passione per il marketing, ha l’intuizione di trasporre la formulazione monoproteica dei prodotti Dorado nel concetto di «simple and essential recipe»: una ricetta semplice, essenziale e intuitiva permette ai proprietari di cani e gatti di avere piena contezza delle cura per i loro «migliori amici» e ha un effetto leva su vendite e margini.
Per chiudere
Per chiudere il cerchio, è bene notare che la famiglia Rossi ha fatto il passaggio generazionale senza mai nominarlo. Chapeau.
Tratto da Corriere Imprese Nordest, aprile 2021
Autore: Paolo Gubitta, professore di Organizzazione aziendale e Imprenditorialità all’Università di Padova e direttore scientifico di CEFab by CUOA