Il tema della consulenza finanziaria costituisce un argomento di forte attualità e si presta a diversi profili di analisi e valutazione, sia da un punto di vista strettamente normativo, sia da un punto di vista finanziario.
Partendo dal punto di vista normativo, la consulenza in materia di investimenti è una delle maggiori innovazioni introdotte dalla Direttiva europea Mifid che è stata recepita nel nostro ordinamento nel 2007.
Il servizio di consulenza finanziaria consiste nel fornire al cliente raccomandazioni personalizzate di investimento, ossia di acquisto e di vendita di strumenti finanziari (obbligazioni, azioni, fondi di investimento ecc.) al fine di ottimizzare il portafoglio degli investimenti e di conseguire gli obiettivi di investimento di ciascun risparmiatore.
Una delle principali caratteristiche che distinguono questo servizio finanziario è riconducibile all’obbligo, per chi fornisce il servizio, di valutare l’adeguatezza di ogni raccomandazione di investimento, ossia la coerenza tra l’investimento suggerito e le caratteristiche proprie del risparmiatore.
Nel contesto italiano la consulenza finanziaria è offerta da numerosi soggetti (Banche, Società di gestione del risparmio, Società di Intermediazione Finanziaria, Promotori finanziari e Consulenti Indipendenti).
Le Sim di Consulenza, che sono nate negli ultimi anni dopo l’introduzione della Mifid, sono società indipendenti che si sono specializzate nell’attività di consulenza finanziaria rivolta sia ai clienti privati “retail” sia a soggetti istituzionali.
Le Sim di consulenza si distinguono dagli altri intermediari finanziari per l’unicità del proprio oggetto sociale e per il fatto di svolgere la propria attività senza detenere mezzi finanziari della clientela; esse quindi non raccolgono denaro, nè offrono propri prodotti alla clientela.
A fronte della prestazione del proprio servizio di consulenza, le Sim ricevono una remunerazione esclusivamente dai clienti e si astengono dal percepire commissioni o incentivi da altri intermediari: ciò limita i conflitti di interessi nei confronti dei propri clienti.
Dal punto di vista, invece, strettamente finanziario il perimetro del servizio di consulenza può assumere una complessità crescente in funzione dell’obiettivo di assicurare al cliente un vero e proprio servizio di pianificazione patrimoniale. In particolare, il consulente finanziario può svolgere un ruolo importante nella pianificazione del passaggio generazionale nei confronti di clienti che siano anche imprenditori.
Perché è importante pianificare il passaggio generazionale? Per esigenze diverse fra loro, ma collegate a un tempo stesso. In via generale per prevenire dissidi fra eredi che potrebbero compromettere il patrimonio, per pianificarne l’impatto fiscale sul trasferimento dei beni oggetto dell’eredità. Nello specifico del passaggio generazionale in azienda si aggiunga la “peculiarità” dell’organizzazione dinamica che questa rappresenta: l’incertezza sulla titolarità delle quote o sul nome dell’erede designato determina dispersione di energie, capitali e tempo a danno dei processi aziendali, spesso deteriorandone il valore complessivo.
Il consulente finanziario non si sostituisce a notai, avvocati e commercialisti, ma spesso è l’interlocutore privilegiato del cliente, che è anche imprenditore e può intercettarne i bisogni, guidandolo – anche tramiti esperti terzi – nelle scelte che hanno forti ricadute sulla composizione dei patrimoni finanziari stessi e sulla relazione con il cliente.
Ascosim, Associazione delle Sim di consulenza, è stata costituita a Milano nel gennaio 2010 e riunisce la gran parte delle società che operano in Italia.
Nel marzo 2011 Ascosim ha organizzato la prima edizione del Forum Nazionale sulla consulenza finanziaria che ha avuto un notevole successo sia per la consistente partecipazione degli operatori del settore sia per la qualità dei relatori intervenuti.
La seconda edizione del Forum Nazionale sulla consulenza finanziaria, che si svolgerà il 19 marzo 2012 a Milano, presso il Palazzo Mezzanotte in Piazza degli Affari, sarà un’occasione per sviluppare la discussione sui principali temi della consulenza finanziaria:
– Evoluzione della regolamentazione europea e nazionale
– Il confronto con le esperienze e la regolamentazione sulla consulenza in altri Paesi europei
– I diversi approcci alla consulenza finanziaria, i modelli di servizio e di remunerazione proposti dagli intermediari finanziari italiani.
Ascosim ha rivolto l’invito a partecipare in qualità di relatori ad esponenti delle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia, Consob, Ministero del Tesoro), al mondo accademico ed alle Associazioni di categoria delle banche e delle reti di promotori finanziari.
Al Forum prenderà parte anche un esponente dell’Associazione dei consulenti finanziari inglesi.
* Segretario Generale, ASCOSIM