Non vi è dubbio che siamo in una situazione di forte crisi che ha messo in discussione il sistema immobiliare italiano.
Le domande da porci: si potrà ancora affrontare il mercato immobiliare con approcci di marketing tradizionali? Le figure professionali tradizionali che operano sul mercato immobiliare (agenti immobiliari, tecnici, periti ecc.) dovranno evolvere verso un nuovo profilo? La gestione delle operazioni immobiliari quali forme dovrà assumere per essere veramente efficiente ed efficace?
Il mercato italiano dell’intermediazione immobiliare è caratterizzato da un panorama di tipologie di soggetti intermediari estremamente frammentato e poco regolamentato: la figura del “mediatore” privo di struttura operativa, le piccole agenzie “di quartiere”, le agenzie in franchising e, finalmente, le strutture che hanno riunito al loro interno molteplici specializzazioni, orientandosi al cliente piuttosto che al prodotto, allontanandosi dalla pura intermediazione ed assumendo, per così dire, un ruolo di consulenza. Si tratta di strutture con forte predisposizione all’investimento sul lavoro, su figure competenti e specializzate, con uffici e location di una certa rilevanza (in controtendenza con la tradizionale struttura della agenzia immobiliare). L’organizzazione delle attività è molto orientata all’azienda, con risorse umane fortemente qualificate (receptionist, esperti di marketing, consulenti, tecnici) e concentrate sul cliente piuttosto che sulla “conclusione dell’affare”.
Inoltre, a parte grandi imprese-aziende di livello nazionale, la gestione delle operazioni immobiliari è sempre stata gestita con processi “a fase” senza che gli stessi si integrassero e, soprattutto, senza una figura “di regia” tra le varie fasi del processo produttivo e tra i vari professionisti che le rappresentano; analisi, pianificazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione raramente sono coordinate. La figura commerciale per le aziende/società/imprese mai come in questo periodo ricopre un ruolo rilevante per comprendere, “tarare”, confrontare con il mercato la propria operazione/prodotto e coordinarne i processi con tecniche e strumenti di tipo manageriale.
La sensazione è che nel comparto immobiliare vi sono ampi spazi da colmare, con competenze e conoscenze aggiornate, per poter fare quel salto di qualità che è indispensabile per prepararsi ad un auspicabile “post crisi”.
* Architetto – Progetto Marketing e commercializzazione delle operazioni immobiliari