di Martha Friel*
I festival musicali, le stagioni dei grandi teatri d’opera, gli appuntamenti con artisti di eccellenza nelle sale da concerto, i luoghi di vita e di lavoro dei grandi protagonisti della musica costituiscono un patrimonio culturale straordinario e una risorsa turistica importante in molti Paesi.
Basti pensare ai grandi festival come quello di Salisburgo, che attira ogni anno quasi 250.000 visitatori da tutto il mondo o di Bayreuth, ma anche al turismo più diffuso in città, come Vienna, che hanno saputo proporsi come capitali della musica valorizzando turisticamente i loro grandi compositori, i luoghi e le storie dei tanti artisti stranieri che hanno fatto dell’Austria la loro casa.
L’Italia, in quanto a risorse, non è certamente da meno con grandi “brand”, che la promuovono nel mondo: compositori, grandi teatri, interpreti, liutai, rassegne e il turismo musicale, nonostante sia stato ritenuto spesso un fenomeno di nicchia, quindi trascurato e poco studiato, in realtà oggi rappresenta un segmento importante per molte destinazioni. Qui, gli amanti della musica, ma non solo, arrivano per assistere a opere liriche e a concerti o per visitare i luoghi di Verdi, Puccini, Rossini (di cui quest’anno ricorrono le celebrazioni), Vivaldi o anche di Stradivari… coniugando in molti casi anche un’esperienza più allargata del territorio: musei, borghi, cantine, artigiani ecc.
Si tratta di un turismo di qualità: il profilo del turista musicale è infatti quello di un turista di fascia alta, interessato a una fruizione di qualità dei luoghi e del territorio e che viaggia anche fuori stagione.
Le opportunità insite nel turismo musicale non riguardano poi solo i grandi eventi e i festival più riconosciuti, ma anche i flussi di “fan” al seguito di grandi interpreti ospiti delle società concertistiche e dei teatri locali e gli artisti che soggiornano sul territorio (cori, orchestre ecc.).
In questo contesto, molte aree del Veneto, anche quelle più decentrate rispetto ai grandi flussi del turismo in Regione, vantano eventi e attività musicali di grande pregio, spesso inseriti in contesti di interesse storico-artistico che ne amplificano il potenziale attrattivo in vista di un turismo diffuso, meno stagionale e di qualità. Basti pensare alle stagioni dell’Arena e della Fenice, a Operaestate Festival di Bassano, alle Settimane Musicali del Teatro Olimpico, al Festival Musicale sulle Vie del Prosecco, a quello di Castelli e Ville in Musica della Pedemontana Vicentina, al Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale e molto molto altro.
Tale offerta principale copre diverse stagioni dell’anno, grazie anche alla programmazione dei teatri e delle fondazioni liriche e alle diverse tipologie musicali: lirica e corale, concertistica e jazz. A questa offerta si aggiunge poi l’attrattività dei luoghi che ospitano la musica: teatri storici, chiese, ville, case museo legate a specifici periodi storici o a particolari personaggi (da Vivaldi a Maria Callas). Questa offerta troppo spesso però non è organizzata turisticamente – qui come in molte altre parti d’Italia – sia per scarsa percezione di sé come attrattori turistici da parte di festival e società di programmazione e produzione, sia per una serie di altre problematiche legate alla programmazione e alla calendarizzazione degli eventi o alla costruzione e vendita del prodotto turistico legato all’evento musicale.
Il progetto “Note in Viaggio – Itinerari formativi esperienziali per valorizzare l’offerta musicale del Veneto”, finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del POR FSE 2014-2020 D.G.R. n. 1220/2017 (Codice 79-1-1220-2017) di cui CUOA è capofila ha voluto riconoscere l’importanza e le potenzialità anche turistiche di questo patrimonio prezioso proprio con l’obiettivo di metterlo a sistema in un’offerta specificamente organizzata. Attraverso attività di formazione mirata, ma anche andando a scoprire come operano gli attrattori e le destinazioni di eccellenza della musica in Italia e all’estero, il progetto si propone di attivare sinergie trasversali sul territorio tra operatori del turismo, della musica e dello spettacolo, per individuare i potenziali mercati e costruire nuovi prodotti in funzione dei trend del turismo contemporaneo.
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*Referente scientifico “Note in viaggio”