a cura di Francesco Gatto*
Finanza e Tecnologia: siamo di fronte a un binomio che sta radicalmente cambiando il modo di operare nella finanza. Da settore fortemente bancocentrico, il mondo finance sta vivendo una trasformazione epocale, con l’offerta di servizi innovativi che si propongono come alternative di finanza diretta e flessibile per investitori e aziende, attraverso piattaforme digitali dove gli emittenti propongono sia strumenti di capitale che strumenti di debito, tradizionalmente offerti solo dalle banche.
Sono ormai numerose le applicazioni e le soluzioni tecnologiche che mettono a disposizione delle aziende e degli investitori nuove opportunità e possibilità. Pensiamo, solo per fare alcuni esempi, alle innovazioni legate al sistema dei pagamenti, con un aumento di fiducia e credibilità grazie alla trasparenza assoluta di transazioni e conti, ai modelli di valutazione del rischio di credito o a nuove modalità di finanziamento tramite piattaforme digitali per l’ottenimento di credito chirografario o anticipo fatture (il cosidetto invoice trading). Sono molti i vantaggi che le nuove applicazioni fintech possono consentire: semplicità e immediatezza nell’utilizzo, tempi più celeri e risposte più veloci, maggiore certezza e trasparenza in materia di costi e condizioni, minore burocrazia. Siamo quindi di fronte a un fenomeno di potenziale disintermediazione del canale bancario con servizi e soluzioni alternativi, o meglio complementari, al credito bancario. In questo senso non sono da escludere accordi di collaborazione tra la “finanza tradizionale” e quella digitale e un esempio è rappresentato da diverse banche internazionali, a partire da quelle americane, che negli ultimi anni hanno stretto partnership con diverse realtà fintech. In effetti le istituzioni finanziarie tradizionali potrebbero creare proficue sinergie con le nuove aziende fintech che, attraverso le tecnologie emergenti, reinventano l’esperienza dei clienti di servizi finanziari e potrebbero supportare efficacemente le banche nel migliorare la loro customer experience.
La rivoluzione Fintech è una realtà affermata anche nel mercato italiano e ne è una conferma la nascita a febbraio 2018 di Italia Fintech, l’associazione creata da ventidue aziende fintech attive in Italia. I dati di Italia Fintech evidenziamo un trend in crescita con numeri assoluti da non trascurare: con riferimento al network delle 22 aziende aderenti all’associazione, registriamo, ad oggi, 425.000 clienti in Italia e 926.000 in Europa a fronte di 253 milioni di capitale raccolto in Italia e di 450 milioni in Europa.
“Il Fintech rappresenta l’avanzamento tecnologico in ambito finanziario, definendo in maniera più libera e autonoma l’automazione dei processi – sottolinea Mattia Ciprian, Presidente e Cofondatore di Mode Finance, Agenzia di Rating ufficiale specializzata nella valutazione del rischio di credito di aziende e banche e aderente a Italia Fintech – In questo senso va l’applicazione delle più moderne tecnologie di Intelligenza Artificiale, in particolar modo l’Augmented Analytics, ai fini di un miglioramento generale delle condizioni lavorative in ambito finanziario. Un notevole risparmio temporale nella gestione delle pratiche tradizionali, connesso a una maggiore trasparenza generalizzata, sono i principali plus che il mondo delle Fintech ha in dote.”
Questi temi saranno oggetto di approfondimento e discussione nell’ambito del workshop “Tecnologia e Finanza: le nuove soluzioni Fintech per le imprese” promosso dall’Area Finance di CUOA Business School, in programma il prossimo 15 gennaio. L’incontro, che costituisce il momento finale del Progetto Digital & Finance, finanziato dalla Regione Veneto, stimolerà una riflessione ad ampio raggio sulle opportunità del fintech e sulle possibilità di utilizzo, anche attraverso il contributo di alcuni qualificati ed emergenti operatori del settore.
*Responsabile CUOA Finance