In questa epoca globale e digitalizzata vediamo le imprese tradizionali in difficoltànel cercare di adattarsi, il più velocemente possibile, alle tendenze del mercato o del cliente.
Si tratta di una “rivoluzione copernicana” per il business che sta portando definitivamente il cliente al centro del mercato, non più l’impresa e nemmeno il prodotto. Questa riscrittura delle regole del gioco richiede da parte delle aziende la costante capacità di percepire come cambiano le esigenze dei clienti e di adeguare instancabilmente organizzazione, processi e prodotti/servizi.
Perché l’applicazione della metodologia lean può risultare non più sufficiente?
Perché, attraverso l’approccio Lean siamo abituati, da tempo, a mettere il cliente prima di tutto. E, attraverso il miglioramento continuo, si cerca quotidianamente di snellire, ossia rendere privi di sprechi, i processi aziendali. Eliminare gli sprechi ci aiuta ad abbassare il costo ed il lead-time del prodotto o servizio e, di conseguenza, a migliorare complessivamente il valore per il cliente.
A volte, le aziende fanno molto bene Lean, ma smettono o dimenticano di essere Lean. Questo divario tra fare ed essere è presente più facilmente in ambienti lontani dal Gemba (dove si produce o eroga il prodotto o servizio) e viene sicuramente evidenziato dalla velocità dei cambiamenti nel contesto che circonda l’azienda. Oltre la rimozione dei vincoli nei processi produttivi, essere Lean vuole dire eliminare totalmente i vincoli interni e fare sì che le persone si possano concentrare sul cliente e sulle collaborazioni necessarie per soddisfarlo. Tuttavia, fornire un prodotto o un servizio richiede l’impegno di tutta l’organizzazione e di conseguenza bisogna rimuovere tutti gli ostacoli che non permettono di essere Lean e che rendono poco efficace l’organizzazione.
Per fare questo, è fondamentale integrare i concetti dell’approccio Lean, che si concentrano sulle attività da svolgere, con i principi dell’Agile focalizzati sul modo in cui l’organizzazione deve essere strutturata e su come il lavoro deve essere organizzato per svolgere tali attività.
La nuova frontiera della Lean è, quindi, l’agilità organizzativa.
O meglio, la capacità dell’organizzazione di rimanere Lean costantemente, adattando continuamente i prodotti, i processi e l’organizzazione al cliente ed alle sue esigenze che evolvono nel tempo.
Idem per la gestione dei progetti. Dove i principi dell’Agile sono un’evoluzione dell’approccio Lean, si può dire la stessa cosa per il Project Management.
I principi dell’Agile assicurano che lo svolgimento del progetto sia sempre mirato alla soddisfazione delle esigenze del cliente. Aggiungendo un elemento in più: le esigenze del cliente possono evolvere nel tempo, pertanto, l’utilizzo dell’approccio Agile non è una contraddizione, ma semplicemente un’evoluzione che aiuta il project manager ed il suo team ad adattarsi continuamente alle esigenze del mercato.
La vera rivoluzione è rendersi conto che i mercati e le esigenze dei clienti non sono più prevedibili com’erano una volta. È importante accettare che non facciamo più la differenza (solo) facendo bene il nostro prodotto o servizio, ma anche (o soprattutto) attraverso la nostra capacità di seguire il cliente nel tempo, adattandoci alle sue esigenze. E come sempre, la consapevolezza è la metà della soluzione.
Autore: Bastiaan Brouwer, Faculty Member CUOA, Director at SPARK Innovation Catalysts
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